Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi
Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.
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1910Le fontane del mercato coperto di Silverio MontagutiLo scultore Silverio Montaguti (1870-1947) realizza, per il nuovo mercato coperto di via Ugo Bassi, due fontane decorate con fauni, in stile liberty. Mentre le vasche andranno distrutte nel bombardamento del mercato, durante la seconda guerra mondiale, le parti decorative, ritrovate in un magazzino comunale, saranno a lungo esposte nel giardino di Villa delle Rose e in seguito installate all'ingresso di porta Galliera.dettagli
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1910La scuola di Porta Galliera presentata a BruxellesAll'Esposizione internazionale di Bruxelles il direttore delle Scuole elementari Cappelletti illustra il nuovo complesso di porta Galliera. La bella e maestosa scuola è stata realizzata, tra il 1894 e il 1897, su progetto dell'ingegnere comunale Filippo Buriani. E' separata in due sezioni, maschile e femminile, capaci di 5-600 alunni. Accanto ad essa, in piazza XX Settembre, sorge un bagno pubblico "ad aspersione", molto utile ai viaggiatori che transitano nella vicina stazione ferroviaria. Anch'esso è opera dell'ing. Buriani. Gli edifici di quest'area saranno gravemente danneggiati dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. I bagni pubblici saranno completamente demoliti per far posto a un albergo.dettagli
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1910La rivista "Scientia" di Federigo EnriquesE' pubblicata dalla Zanichelli la rivista “Scientia”, periodico internazionale di sintesi scientifica. Ha avuto un antenato nella "Rivista di Scienza", fondata nel 1907. Promotore di entrambe le testate è il matematico Federigo Enriques (1871-1946), grande filosofo e storico del pensiero scientifico, titolare all'Università di Bologna della cattedra di geometria proiettiva dal 1894 al 1922. Egli sarà direttore di "Scientia" a più riprese, fino al 1938, quando sarà colpito dai provvedimenti razziali. Si deve a Paolo Bonetti la continuazione della pubblicazione durante la guerra mondiale e nel dopoguerra.dettagli
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6 gennaio 1910Una giornata di volo finita maleFinisce male il tentativo di volo aereo organizzato ai Prati di Caprara il 6 gennaio. L'impiegato del dazio Filippo Monti, allievo a Parigi del pioniere francese Louis Blériot (1872-1936) - il trasvolatore della Manica - è tornato in città accompagnato da meccanici francesi, con un monoplano racchiuso in casse. L'aereo è stato esposto per una settimana nella palestra della Virtus in Santa Lucia. Il giorno dell'Epifania tutto è pronto per il decollo, compresi alcuni cartelli a lettere cubitali con su scritto: “Oggi si vola”. Ma il veivolo "ultraleggero", nonostante il frenetico armeggiare dei meccanici e alcuni brevi tratti percorsi sulla pista, non riesce proprio ad alzarsi da terra. Il pubblico, che ha pagato per assistere all'impresa e ha a lungo atteso inutilmente ai bordi della pista improvvisata, comincia allora a protestare vivacemente. Al fiasco di Monti saranno dedicate alcune popolari “zirudelle”. Una sentenzierà: “Quand Monti al vularà al Zigant al cantarà”, ovvero: “quando Monti volerà il Nettuno comincerà a parlare”. Un'altra reciterà così: “Zirudela dal rioplan, ch' l'a fat padèla!”. "Volare alla Monti" sarà un modo di dire applicabile a vari tipi di imprese non riuscite. In una cartolina satirica, pubblicata per l'occasione, il Blériot di Monti s'innalza grazie a un paranco fissato sulla sommità della Torre Asinelli.dettagli
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19 gennaio 1910La morte di Andrea CostaIl 19 gennaio muore a Imola Andrea Costa (1851-1910). Inizialmente socialista anarchico, segretario di Bakunin, più volte condannato e costretto all'esilio, ha poi promosso l'abbandono della prospettiva insurrezionale da parte del movimento socialista. È stato quindi il primo socialista eletto in parlamento, sindaco di Imola, fondatore del settimanale "L'Avanti!", vice-presidente della Camera. Dopo la camera ardente nel municipio di Imola, un imponente corteo funebre accompagna il feretro verso Bologna, dove si tengono le esequie solenni. L’elogio funebre ufficiale a nome della città di Imola è pronunciato dal sindaco Alfredo Xella (1874-1950), amico e compagno di lotte di Costa. L'epitaffio sull'urna, che contiene le sue ceneri, poi tumulata nel cimitero di Imola, è dettata da Giovanni Pascoli, suo ex compagno all'Università di Bologna: Cenereè in quest'urnadell'incendio d'amoreche da quando due selci lo destarononelle gelide spelonchearde inconsumabile in mezzo ai terrestrisempre, più forte, più vasto, più altoliberando dalle gravi scorie primigeniela santa umanità puraFiamma di quell'incendiofu questa cenereviva fiamma che soppressa e battutadivampò sempre più bella al ventoNoi la chiamammo Andrea Costa Un altro amico letterato bolognese, anch'egli tra gli allievi prediletti di Carducci, Severino Ferrari, già nel 1882 aveva scritto: Per questi suoi principi di amore e di benessere universale ha visto illanguidire il fiore della sua gioventù (dai venti ai trenta anni) quasi sempre nelle carceri: nelle carceri il Costa, innocentissimo di qualunque male! ed ora vive povero e perseguitato mentre avrebbe potuto sdraiarsi, come molti di voi e di noi, nelle soffici comodità borghesi.dettagli
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21 febbraio 1910La Confederazione Nazionale AgrariaSi celebra a Bologna il Congresso costitutivo della Confederazione Nazionale Agraria. E' il sindacato dei proprietari terrieri, da tempo impegnati in un duro confronto con le organizzazioni dei contadini e dei braccianti nelle campagne della Bassa. Ha come scopo “la resistenza alle leghe, la difesa della proprietà individuale, la libertà del lavoro e la collaborazione di classe”. La nascita della prima vera associazione nazionale degli agricoltori è stata di poco preceduta da quella della Federazione interprovinciale delle Associazioni Agrarie, unione delle forti associazioni padronali di Bologna, Ferrara, Padova, Rovigo e Ravenna.dettagli
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marzo 1910Il mercato coperto di via Ugo BassiCon accesso da via Ugo Bassi, viene inaugurato il secondo mercato ortofrutticolo al coperto. Il nuovo Mercato delle Erbe ha il compito di alleggerire le piazze Malpighi e San Francesco, che ospitano settimanalmente i banchi dei contadini.L'edificio, progettato da Filippo Buriani e Arturo Carpi, è la trasformazione della caserma San Gervaso, un tempo chiesa e convento dei SS. Gervasio e Protasio, risalenti all'XI secolo e soppressi nel 1798.Davanti all'ingresso è collocato, su un alto basamento, il monumento in bronzo al padre barnabita Ugo Bassi (1800-1849), martire del Risorgimento, opera dello scultore Carlo Parmeggiani (1850-1918), inaugurato nel 1888 e qui trasferito dalla primitiva sistemazione davanti all'Arena del Sole.dettagli
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20 marzo 1910Il Bologna FC domina il Campionato RegionaleAi Prati di Caprara si gioca il Campionato Regionale di Terza Categoria, primo torneo di football. Il Bologna FC, fondato nell'ottobre precedente, sfida le squadre delle due maggiori polisportive cittadine, la Virtus e la Sempre Avanti!. Dalle altre provincie, invece, non arriva nessuno. Sul campo i rossoblu si dimostrano nettamente più forti, regolando per 10 a 0 la Sempre Avanti e per 9 a 1 la Virtus. In porta schierano Daniel Koch, di origine ungherese, il secondo straniero, dopo Antonio Bernabeu Yeste. Il 16 maggio il Bologna incontra ai Prati l'Internazionale campione d'Italia e viene sconfitta di misura per 1 a 0. Nella stagione 1910-11 si iscrive al campionato italiano, girone veneto-emiliano. Il nuovo presidente, Domenico Gori, fa costruire un vero campo sportivo. Si trova fuori porta San Vitale e ha prato battuto, recinzione, pali fissi e tribunetta in legno. Come spogliatoi si usano due stanzette della vicina locanda della Cesoia.dettagli
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21 marzo 1910Scioperi nei cantieri e nelle fabbricheIl 21 aprile nel bolognese sono in sciopero oltre diecimila lavoratrici e lavoratori. I muratori scendono in lotta per oltre quaranta giorni in appoggio ai cementisti, assieme ai braccianti delle imprese edili. Il lavoro verrà ripreso solo il 3 maggio, dopo l'accordo di nuove tariffe da parte degli imprenditori. A fine aprile terminerà, con l'accoglimento delle richieste salariali, la lotta delle fiammiferaie della ditta Pizzoli, in agitazione da febbraio. Lo stesso avverrà presso la ditta Tibaldi, Cuppini e Benfenati. Gli operai della Fervet, entrati in agitazione l'8 marzo per i pesanti insulti rivolti dal direttore della fabbrica ai rappresentanti della Commissione interna, riprenderanno il lavoro il 2 maggio, dopo la firma di un nuovo concordato. I lavoratori della fonderia Parenti e i garzoni birocciai otterranno aumenti di salari, dopo alcune settimane di lotta. Non altrettanto favorevole sarà l'esito della vertenza alla Felix, dove le operaie dovranno anche opporsi al crumiraggio organizzato dai padroni. Dopo quasi cento giorni di sciopero, gli imprenditori tedeschi della Felix, pur di non accettare le richieste dei lavoratori, chiuderanno e smobiliteranno la fabbrica.dettagli
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21 marzo 1910La morte di Agostino Sieri PepoliMuore a Trapani il collezionista e mecenate Agostino Sieri Pepoli (1848-1910), figlio del conte Riccardo, ex sindaco della città siciliana. La famiglia, molto ricca - possedeva a Trapani le famose saline - discendeva forse dai Pepoli di Bologna. Dopo aver viaggiato molto in Europa, dedicandosi agli studi, alla fine dell'800 Agostino si era stabilito a Bologna. Da Ferdinando Pepoli aveva acquistato l'archivio della famiglia e una parte di Palazzo Pepoli Vecchio in via Castiglione. Qui visse fino alla fine, lasciandolo poi in eredità al Comune di Bologna, assieme a una importante collezione di oggetti d'arte, stampe e disegni, per un futuro Museo Pepoli, che non sarà mai realizzato.dettagli
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26 marzo 1910Due pietre miliari di Alfredo TestoniIl 26 marzo debutta al teatro Contavalli la rivista musicale All'ombra delle torri di Alfredo Testoni, che vede impegnati in scena oltre settanta attori. Maschere e costumi sono disegnati con maestria da Umberto Tirelli. Protagonista è un magistrale Persuttino - la maschera creata nel 1858 da Alessandro Scorzoni - interpretato da Augusto Galli. In dicembre il Contavalli riaprirà con un altro capolavoro di Testoni: Al noster prosum (Il nostro prossimo).dettagli
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22 maggio 1910Esperimenti di aviazioneDal 22 al 30 maggio nella piazza d'armi dei Prati di Caprara si tiene la prima grande manifestazione aviatoria a Bologna. Agli Esperimenti d'Aviazione partecipano alcuni dei migliori piloti in circolazione. Per l'occasione viene emesso un annullo postale, ma questa volta non sono effettuate prove di posta aerea.dettagli
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12 giugno 1910La palazzina liberty ai Giardini MargheritaNei giardini Margherita è inaugurato il nuovo chalet restaurant in sostituzione di quello in legno, realizzato all'epoca dell'apertura del parco pubblico e distrutto nel 1893 da un incendio.L'elegante palazzina in stile liberty è opera dell'architetto Edoardo Collamarini (1863-1928). E' contornata da scogliere in selenite, simili a quelle del laghetto poco distante.dettagli
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26 giugno 1910Trionfo di Giuseppe Tanari alle elezioni amministrativeLe elezioni amministrative del 26 giugno sanciscono il trionfo della giunta clerico-moderata del marchese Giuseppe Tanari (1852-1933). Durante il suo mandato saranno portati a termine numerosi restauri, con il fattivo contributo del Comitato per Bologna storico-artistica: dal palazzo di Re Enzo a quello dei Notai, dal salone del Podestà a palazzo d'Accursio. Oppositore acerrimo dell'ascesa politica dei socialisti, nell'ultima parte della sua vità Tanari aderirà al fascismo.dettagli
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30 giugno 1910La "vasca natatoria" di via MilazzoIn via Milazzo è aperta dal 30 giugno una vasca natatoria. Questa prima piscina artificiale, trasformazione di un lavatoio comunale (1904), è erede del bagno della Grada, situato dal 1889 su un tratto del canale di Reno. Si intende in questo modo ovviare agli "scandali, peccati e altri inconvenienti" provocati dalla consuetudine popolare di bagnarsi senza indumenti nei canali cittadini durante la stagione estiva. Il nuovo impianto, per la sua ampiezza e la sua modernità, è secondo in Italia solo a quello di Porta Garibaldi a Milano. Il progetto di un'altra vasca ai Giardini Margherita non avrà invece seguito. La piscina di via Milazzo sarà utilizzata "a comodo dei Cittadini" fino agli anni Venti, quando sarà costruito il nuovo centro polisportivo del Littoriale. In seguito andrà a vuoto il progetto di trasformarla in palestra e il 19 novembre 1941 il Comune venderà l'area ai privati per la costruzione di "civili abitazioni", con l'impegno del compratore a demolire le strutture presenti.dettagli
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luglio 1910I contestati restauri di Rubbiani nel palazzo del PodestàLa Soprintendenza ai Monumenti concede ad Alfonso Rubbiani di far coronare con merli il Palazzo del Podestà. Una prova di cornicione merlato è esposta nel Salone dei Quattrocento. E' prevista anche la sostituzione della balaustra di pietra sul fronte dell'edificio con transenne di ferro battuto, ad evocare l'antica ringhiera, alla quale venivano appesi i condannati a morte. Il “saggio di merlatura e nuove finestre”, messo in opera in esterno, verso piazza Nettuno, nel luglio 1910, incontra l'ostilità dei cittadini e scatena la polemica del deputato liberale Giuseppe Bacchelli. Questi pubblicherà il libello Giù le mani dai nostri monumenti antichi, criticando i falsi storici di Rubbiani: "La precisione storica è sostituita dalla visione arbitraria di una bellezza scenografica!". I monumenti restaurati da Rubbiani "per divinazioni, per analogie", assomigliano a "un vecchio ritinto e ringiovanito". Secondo il presidente della "Francesco Francia" non vi è niente di meno rispettabile di questo. Per Guido Zucchini, invece, se Rubbiani avesse potuto portare a termine il suo progetto di restauro, l'incongruenza stilistica del Palazzo si sarebbe ridotta: "Le critiche acerbe ed inconsulte, le frequenti sospensioni dei lavori, le richieste di referendum, di commissioni locali e di commissioni ministeriali, l'arcano intervento di incompetenti, l'aculeo insistente di pubblicazioni contrarie al restauro lo circondarono fin dal nascere quasi per soffocarlo".dettagli
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luglio 1910A Imola barricate per fermare le trebbiatriciA luglio nelle campagne romagnole scoppiano agitazioni che riguardano la manodopera da impiegarsi nei lavori di trebbiatura. Il conflitto contrappone i braccianti della Federterra ai mezzadri “gialli” repubblicani e “bianchi” cattolici. Il senatore Luigi Zappi Ceroni, ex sindaco di Imola e presidente della locale Società agraria, tenta di mediare tra le opposte fazioni. A Imola i manifestanti erigono barricate per impedire l'uscita delle trebbiatrici dei “liberi lavoratori”. In alcuni casi le macchine vengono scortate da soldati a cavallo. Le trebbiatrici puliscono, in una giornata di lavoro, circa duecento quintali di grano. Per fare lo stesso lavoro con gli strumenti tradizionali, dieci operai agricoli impiegano trenta giorni.dettagli
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18 luglio 1910Singolare sciopero dei birocciai a Castel San PietroI birocciai di Castel San Pietro entrano in sciopero perchè vengano assegnati a loro i trasporti alle aziende agricole della zona. Per impedire l'effettuazione del mercato settimanale e per opporsi alle forze dell'ordine, rovesciano un migliaio di carretti (o barocci) nella piazza principale del paese.dettagli
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agosto 1910Casalecchio di Reno "Svizzera dei bolognesi"Casalecchio di Reno diviene, all'inizio del Novecento, una delle mete preferite di villeggiatura e di gite fuori porta per cittadini più o meno abbienti. I signori di Bologna vi hanno costruito graziose villette in stile liberty, dotate di orto e giardino. I turisti di giornata sono attratti da spettacoli, party e giochi vari o dalla semplice prospettiva del passeggio e della conversazione. Con i suoi alberghi, le trattorie e il vaporino che la raggiunge partendo da piazza Malpighi, la località in riva al fiume, dove fa più fresco che in città, è considerata una sorta di "Svizzera bolognese", come recita un manifesto usato per reclamizzarla. Tra i locali famosi c'è il ristorante La Tramvia (o Locanda del Tramvay), proprio aldilà del ponte principale, la Trattoria del Bersagliere, il Caffé Margherita, gli alberghi Pedretti e Calzavecchio, meta di viaggi di nozze a corto raggio. “Quando il cittadino grasso si vuol dare uno svago - recita ironicamente il “Preludio” - scappa al Calza o a San Lazzaro, mangia delle tagliatelle condite colle mosche su tavole dipinte con colori economici dagli uccelli passanti, s’ubriaca con del vino che segna i bicchieri”. All'Albergo Reno si organizzano, durante l'estate, i "sabati dei villeggianti": balli, concerti e vari intrattenimenti. Il Nuova Calza (prima locanda Calza Vecchia) serve pesce fritto di fiume, di cui vanno ghiotti Guglielmo Marconi e Giosue Carducci, che ogni tanto fanno una puntatina in paese. Anche Alfredo Testoni frequenta volentieri l'ameno villaggio in riva al fiume: nel 1910 acquista in località San Biagio la Villa Lubbia e vi apporta notevoli migliorie con l'aiuto del pittore Augusto Majani (Nasica).dettagli
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17 agosto 1910Muore Antonio ZannoniMuore a Ceretolo, frazione di Casalecchio di Reno, l'ingegnere Antonio Zannoni (1833-1910). Laureato in filosofia, matematica ed ingegneria, fu docente di architettura tecnica alla Scuola di Ingegneria di Bologna, direttore urbanistico del Comune di Bologna ed estensore del Piano Regolatore del 1889. Per spirito filantropico, tra il 1868 e il 1878 insegnò per tre volte alla settimana geometria, architettura e sistema metrico alle Scuole serali per gli operai. Nel corso di lavori di sistemazione nel cimitero della Certosa scoprì un importante sepolcreto villanoviano. Condusse gli scavi con un metodo scientifico e un rigore a quel tempo sconosciuto: rilievi delle tombe, catalogazione dei reperti, mappe quotate dei luoghi, foto degli scavi al momento della scoperta, relazioni accurate. Nel corso degli anni Settanta, eseguendo lavori di fognatura e viabilità per il Comune, esplorò e documentò la presenza di oltre cinquecento capanne villanoviane e etrusche nell'area del centro storico (VIII-V sec. a.C.), con il recupero di numerosi oggetti funzionali e di arredo. Negli stessi anni curò la ristrutturazione per il Tribunale del palazzo Ruini-Ranuzzi e rifece la facciata di palazzo Legnani Pizzardi. Dal 1877 lasciò la direzione dell'Ufficio Tecnico comunale per seguire i lavori di ripristino dell'antico acquedotto romano, derivato dal fiume Setta. Il suo grande attivismo destò polemiche nel seno del Consiglio comunale: Enrico Panzacchi, che si chiedeva "come egli potesse bastare a tutto", lo accusò di conflitto di interesse, per essere allo stesso tempo ingegnere capo, capo dell'Ufficio edile e libero professionista. I suoi allievi Masetti Zannini e Muggia lo ricordano invece come uomo di "carattere schietto, diritto, battagliero, che esortava all'onestà e combatteva l'affarismo".dettagli
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28 ottobre 1910Seconda convenzione per l'edilizia universitariaI ministri Tedesco e Credaro, il sindaco Giuseppe Tanari e il Rettore Vittorio Puntoni firmano una seconda convenzione destinata a dare un volto moderno ed elegante al quartiere universitario. Sarà approvata con la legge n. 335 del 9 aprile 1911. Il costo complessivo è di oltre 6 milioni di lire, sostenuto per oltre l'80 per cento dagli enti cittadini. Nel progetto redatto dall'ing. Filippo Buriani dell'Ufficio Edilità ed Arte del Comune sono previsti nuovi istituti di Chimica generale, Zoologia, Anatomia comparata, Patologia generale, Igiene, Veterinaria. E' l'idea del quartiere universitario su modello francese. Il progetto Puntoni-Boriani è considerato anche una operazione di "risanamento": comporta infatti un ampio sventramento tra via Belmeloro, via S.Giacomo e la circonvallazione nei pressi di porta San Vitale. Il Comune ha già acquistato nel 1907 un'area fuori porta per ospitare gli sfrattati. E' prevista inoltre, in sede periferica, una nuova clinica per le malattie nervose, che sarà edificata a Porta Saragozza. Nell'area del Sant'Orsola saranno ampliati tra il 1911 e il 1914 gli edifici esistenti, con la costruzione della Clinica medica, ostetrica, ginecologica e della camera mortuaria, attorno alla quale più avanti sorgerà il nuovo Istituto di Anatomia patologica. Allo scoppio della guerra mondiale saranno completate le sedi di Medicina veterinaria e la Clinica neurologica, che verranno requisite dall'autorità militare e adibite a ospedali territoriali di riserva. Nel 1922 sarà terminato l'Istituto di Chimica generale, costruito dal Genio Civile su disegno di Edoardo Collamarini.dettagli
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20 novembre 1910Debutto di Ottorino Respighi con "Semirama"In una stagione musicale contrassegnata da grandi successi - tra essi la Norma di Bellini e il Tannhauser di Wagner - debutta al Teatro Comunale Ottorino Respighi (1879-1936), giovane compositore bolognese destinato a una luminosa carriera. La sua Semirama, “opera d'allure straussiana“ (Verti), vede tra gli interpreti Elsa Bland, Maria Llacer, Giuseppe Borgatti ed è orchestrata da Rodolfo Ferrari, direttore unico dell'autunno operistico bolognese. Respighi è stato allievo del Liceo musicale, dove si è diplomato in violino nel 1899 e in composizione nel 1901. Dal 1911 terrà la cattedra di composizione al Liceo musicale, per poi passare nel 1913 con lo stesso ruolo al Conservatorio di Roma. Nella capitale produrrà alcuni dei suoi pezzi più famosi, come Le fontane e I pini di Roma.dettagli
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3 dicembre 1910L'Associazione Nazionalista ItalianaSi svolge dal 3 al 5 dicembre a Firenze il Congresso nazionalista, promosso da Luigi Federzoni (1878-1967), Enrico Corradini (1865-1931), Maurizio Maraviglia (1878-1955) e altri. Tra gli aderenti al movimento, che teorizza uno stato forte e autoritario, vi sono lo storico dell'arte Lionello Venturi (1885-1961) e il critico letterario bolognese Goffredo Bellonci (1882-1964), allievo di Carducci e Acri e futuro fondatore del premio letterario Strega, il giurista Alfredo Rocco (1875-1935). Al Congresso partecipano irredentisti, repubblicani e transfughi della sinistra e aderiscono enti prestigiosi come la Dante Alighieri e la Lega Navale. Nell'occasione è fondata l'Associazione Nazionalista Italiana. Tra coloro che inviano messaggi di sostegno vi è anche Giovanni Pascoli, che augura di "riconquistare l'Italia all'Italia". Il poeta sarà più tardi tra i ferventi sostenitori della guerra coloniale in Libia (La grande proletaria si è mossa). Il vasto fenomeno dell'emigrazione italiana nelle Americhe offre ai nazionalisti un'arma di propaganda potente contro la “mediocrazia” giolittiana e a favore della ripresa di una politica coloniale e imperialista (Gotor).dettagli
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11 dicembre 1910Il “Giornale del Mattino”Il “Giornale del Mattino”, quotidiano democratico fondato da Enrico Golinelli, Aldo Oviglio e Genuzio Bentini, espressione della massoneria bolognese, inizia le pubblicazioni l’11 dicembre. Deve occupare lo spazio lasciato libero dal “Resto del Carlino”, passato nel 1909 dal campo democratico a quello clerico-moderato. Tra i collaboratori avrà intellettuali prestigiosi, come Gustavo Del Vecchio. Il giornale assumerà un indirizzo marcatamente nazionalista e si schiererà decisamente per l’intervento italiano nella guerra mondiale, scagliandosi sia contro i “rossi” socialisti, che contro i “neri” cattolici. Dal 1917 verrà diretto da Pietro Nenni (1891-1980), ex combattente ed esponente del fascio democratico. L’ultimo numero uscirà in edicola il 31 agosto 1919.dettagli
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12 dicembre 1910Il Comitato Nazionale di ResistenzaDurante un congresso sindacalista, che si tiene a Bologna il 12 dicembre del 1910, viene costituito il Comitato Nazionale di Resistenza, centro di coordinamento delle camere del lavoro e delle leghe che non si riconoscono nella Confederazione Generale del Lavoro (CGdL). Si tratta di una ulteriore tappa verso la creazione di un vero e proprio organismo sindacale a carattere nazionale, dopo che al congresso delle forze rivoluzionarie, riunite a Parma nel 1907, è stato formato un primo Comitato d'azione diretta (o Comitato dell'Azione diretta). A quella riunione ha preso parte anche il sindacalista rivoluzionario Alceste De Ambris (1874-1934), già segretario della Camera del Lavoro di Parma e provincia. Nel novembre 1912 sarà fondata a Modena l'Unione sindacale italiana (USI). A Bologna rimarrà la segreteria dei muratori, diretta da Ettore Cuzzani.dettagli