Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi
Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.
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1813Conferenza di musica di Ugo FoscoloPer invito del conte Cesare Bianchetti, Ugo Foscolo (1778-1827) tiene una conferenza di musica nella sala dell'Accademia Filarmonica, lodando la benemerita istituzione. Nei Principi di critica poetica, egli ha già illustrato una sua vaga concezione dell'armonia: "Esiste nel mondo una universale secreta armonia, che l'uomo anela di ritrovare come necessaria a ristorare le fatiche e i dolori della sua esistenza". Più avanti anche il letterato e poeta Carlo Pepoli (1796-1881), librettista di Bellini e ammiratore di Rossini, esporrà in un Discorso accademico per i giovani del Liceo Filarmonico una sua teoria della musica, ribadendo la concezione foscoliana dell'armonia, che "regge tutte le arti" e governa l'Universo.dettagli
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1813Adamo Tadolini, scultore di Simon BolivarLo scultore bolognese Adamo Tadolini (1788-1868), allievo di Giacomo De Maria, entra a Roma nell'atelier di Antonio Canova, proseguendone la tradizione neoclassica. Sarà autore di importanti monumenti inviati all'estero, come il gruppo di statue per la tomba Begum Samrum a Sardhana (India), l'Assunta della cattedrale di Oaxaca in Messico e i monumenti di Simon Bolivar a Caracas e Lima. Nel 1830 rifiuterà l'insegnamento accademico a Bologna. Nella città natale lascerà il monumento sepolcrale del cardinale Lante nella cattedrale di San Pietro.dettagli
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1813La Manifattura Aldrovandi cambia gestioneFornito di grandi sostanze e di una buona formazione culturale, il conte Carlo Filippo Aldrovandi Marescotti (1763-1823) coltiva l'amicizia di scienziati, letterati e artisti. Dopo l'arrivo di Napoleone ha appoggiato i democratici e ha lavorato per la Repubblica Cisalpina. Nel 1801 è stato tra i notabili dell'assemblea di Lione. Dal 1807 è presidente perpetuo dell'Accademia di Belle Arti. Nel suo palazzo di via Galliera si tengono di frequente accademie e dotte conversazioni. Il suo salotto è luogo di incontro di persone aperte alle idee illuministiche. Secondo la moda del tempo, che vuole i nobili impegnati in imprese artistiche, il conte ha avviato nel 1794 una manifattura di "Terraglie dette di Inghilterra". Considerata un genere inferiore di ceramica, la terraglia è stata rivalutata dopo il 1770 da Josiah Wedgwood (1730-1795), che usando una pasta leggera di colore avorio e i modelli di Robert Adam, ha sfornato "mezze porcellane" di grande qualità. Aldrovandi ha inviato un suo uomo, Paolo Pizzoli, in Inghilterra, per carpire i segreti di Wedgwood. Al ritorno questi ha raccolto attorno a sé personale qualificato di ditte in crisi, quali Finck e Rolandi, e ha iniziato la produzione di terraglie nel secondo cortile di Palazzo Aldrovandi, utilizzando una pasta composta di terra di Vicenza e marmo di Carrara. Da un punto di vista stilistico le ceramiche bianche di Aldrovandi si ispirano a modelli greci, romani, egizi e si avvalgono delle creazioni di scultori come Giacomo Rossi (1748-1817) e Giacomo De Maria (1762-1838) e disegnatori come Onofrio Gandolfi. Nel periodo napoleonico lo stesso conte Carlo Filippo Aldrovandi cura gli affari della ditta sulla piazza di Milano, ma la gestione si rivela molto onerosa e deve accettare l'ingresso di capitali esterni. Nel 1813 il conte, peraltro poco interessato ai guadagni, viene del tutto estromesso dai soci Barera e Roversi. La manifattura continuerà senza di lui, fino alla fine del secolo, la produzione di vasellame da tavola, vasi da speziale, ma anche statue e rinomate pipe in ceramica.dettagli
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1813Demolita la chiesa di Santa Maria della PaceIl complesso conventuale di Santa Maria delle Grazie in via San Mamolo è trasformato in abitazione civile. Il nuovo proprietario, Luigi Ghirardenghi, fa demolire l'annesso tempietto di Santa Maria della Pace o degli Scolari. Esso fu eretto nel 1321 dopo la composizione di un grave dissidio tra il Comune bolognese e gli scolari dell'Università. Lo studente Jacopo da Valenza, innamorato della bella Giovanna Zagnoni, parente del giurista Giovanni d'Andrea, la rapì, suscitando un enorme scandalo. Dopo la condanna a morte del giovane, molti studenti abbandonarono Bologna, rifugiandosi a Imola e a Siena. In seguito, grazie all'interessamento di papa Giovanni XXII, la lite fu ricomposta e gli studenti tornarono a frequentare l'Alma Mater. L'11 marzo 1797 i Carmelitani, che abitavano il convento furono traslocati in S. Martino Maggiore e quindi soppressi l'11 dicembre 1798. I locali vennero dati ai Signori della Missione - il loro collegio in Borgo della Paglia in un primo tempo era stato destinato all'Ospedale degli Esposti - e quindi venduti nel 1813. Nel 1843 nell'area sarà realizzato un elegante palazzo su disegno del Dottor Manini. Abitato nel '900 dal grande matematico e filosofo Federigo Enriques, sarà nuovamente restaurato nel 1989 dalla Società Hydra.dettagli
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28 gennaio 1813La commedia di Bertoldo al Teatro San GabrieleNella stagione di carnevale è in programma al Teatro di “San Gabrielle in Porta Ravegnana” la commedia Bertoldo, Bertoldino, Marcolfa e Cacasenno, tratta dal libro di Giulio Cesare Croce (1550-1609). Francesco Arisi recita nel ruolo del furbo contadino, Anagilda Arisi in quello di Marcolfa. La “comicità un pò greve” della rappresentazione “ben si adatta allo spirito del teatro” (Mazzi), frequentato dai ceti popolari e in particolare dai militari. Un avviso avverte che questa “commedia tutta da ridere nuovissima”, corredata di “strumenti rurali, arnesi campestri, animali quadrupedi”, non è propriamente un capolavoro. A completare la serata è aggiunta una commedia “di carattere”, tra le migliori in circolazione: Il medico conciliatore, ossia Le discordie fraterne di Augusto Federico Kotzebue (1761-1819), autore tedesco “di secondo o terz'ordine”.dettagli
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10 marzo 1813Anticipata la coscrizione militareLa sconfitta della Grande Armata in Russia costringe a fare subito la coscrizione del 1813 e ad anticipare quella del 1814. Viene inoltre acceso un prestito forzoso. Partono per la leva i giovani nati dal 1° gennaio al 31 dicembre 1793.dettagli
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25 marzo 1813Isabella Colbran e Gertrude Righetti cantano al CasinoLa soprano spagnolo Isabella Colbran (1785-1845), “dominatrice dei teatri napoletani”, torna a Bologna, dove nel 1807 ha avuto il suo esordio italiano. Si esibisce alla Società del Casino nel ruolo di Pirra nella cantata a tre voci Deucalione (o Deucalione e Pirra) del marchese Francesco Sampieri (1790-1863), membro onorario dell'Accademia Filarmonica e al Casino apprezzato direttore della musica. L'accompagnano il contralto Gertrude Righetti (1793-1862), che recita la parte di Temide, e il basso Gennaro Simoni come Deucalione. Tra gli interpreti figurano anche Francesco e Ignazio Giorgi, fratelli della celebre compositrice e pianista bolognese Maria Brizzi Giorgi (1775-1812).dettagli
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12 aprile 1813Neve gialla e rossaIn aprile cade per più giorni una grande quantità di neve “di color giallo e rosso”. Ritornano i rigori dell'inverno dopo quasi due mesi di sereno e di clima mite.dettagli
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14 maggio 1813Galliera diventa ducato della Principessa di BolognaUn decreto imperiale del 14 maggio erige in ducato il territorio di Galliera e il palazzo bolognese (ex Caprara) di proprietà della Principessa di Bologna Giuseppina Massimiliana Eugenia Napoleone, figlia del Viceré Eugenio Beauharnais. Nel 1823, in conseguenza del matrimonio della principessa con il principe ereditario di Svezia, la tenuta entrerà a far parte dei beni della Corona Svedese. Nel 1837 il complesso fondiario di Galliera sarà ceduto al marchese Raffaele De Ferrari di Genova. Il ducato conoscerà allora il suo miglior momento: l’azienda, già appartenuta ad Antonio Aldini, verrà condotta in modo esemplare e le sue risaie saranno floride e produttive come quelle della bassa Lombardia. Nel 1877 la vedova De Ferrari donerà il ducato a S.A.R. Don Antonio Maria Filippo Luigi d’Orleans duca di Montpensier, Infante di Spagna. Alla morte di questi, nel 1890, il patrimonio verrà frazionato e venduto dagli eredi.dettagli
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28 giugno 1813Il pallone di Marcheselli prende fuocoIl libraio aviatore Antonio Marcheselli si alza il 28 giugno col suo pallone “gonfio di aria infiammabile” dal prato dell'osteria del Chiù, dove è stato allestito “uno steccato fatto a foggia di Arena”. All'impresa assistono le autorità e oltre 6.000 spettatori. L'aerostato atterra a sei miglia della città, alle Case Nuove di Musiano. Un contadino, che porta un lume, si avvicina troppo, facendo prendere fuoco al pallone. La maggior parte dei "villani", che hanno assistito all'atterraggio, rimangono feriti nell'incendio. Il volatore rimane invece incolume e ritorna a Bologna con una carrozza del servizio di posta. Alla sera viene acclamato in teatro. Negli anni successivi Marcheselli continuerà i suoi esperimenti di volo, utilizzando i resti del pallone di Zambeccari.dettagli
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30 agosto 1813Deviazione e cassa di colmata dell'IdiceLa grave rotta dell'Idice a San Pietro Capo Fiume nel 1802 e quella del Quaderna nel 1804, con allagamento della valle di Marmorta e del territorio di Argenta, hanno posto con urgenza il problema della sistemazione idraulica della Bassa bolognese a destra del Reno. Un decreto vicereale di Murat del 30 agosto 1813 approva il progetto degli ingegneri Conti e Landi, risalente al 1762, che prevede di convogliare i due torrenti nei terreni a sud di Molinella e Argenta, in modo che i loro depositi portino alla bonifica per colmata degli stessi, mentre le loro acque “chiarificate” devono confluire nel Primaro - alveo del Reno - a Bastia. Nel 1814 un nuovo cavo sarà staccato dal corso dell'Idice a quattro chilometri a valle dalla chiusa di Riccardina e verrà diretto a est passando sotto al Palazzo Pepoli di Durazzo, fino al Passo della Selva. Tramite la chiusa Roversella l'Idice abbandonerà il vecchio corso verso Codifiume. I lavori termineranno dopo il ritorno del Governo Pontificio. Il 29 novembre 1816 la nuova deviazione dell'Idice sarà inaugurata solennemente. La Cassa di Colmata dell'Idice avrà un'estensione di circa 6.000 ettari. Assieme al Cavo Napoleonico essa rappresenta l'affermazione dell'interesse pubblico per le opere idrauliche su fiumi e torrenti arginati e l'assunzione in tutto o in parte delle relative spese da parte dello Stato.dettagli
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4 settembre 1813L' "Agnese" di Paer al MarsigliIl 4 settembre va in scena al Teatro Marsigli l'Agnese, dramma semiserio di Luigi Bonavoglia, con musica di Ferdinando Paer (1771-1839), compositore al servizio di S. M. l'Imperatore e direttore dell'Odèon di Parigi. Tra gli attori vi sono Maddalena Monaci, Domenico Bartozzi, Giuseppe Corbetta. L'orchestra e il coro di otto elementi sono diretti dal maestro Giuseppe Alinovi di Parma.dettagli
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17 settembre 1813Sfortunata recita della "Ricciarda" di FoscoloDal 20 agosto al 19 settembre si esibisce a Bologna la Compagnia dei Commedianti al servizio di S.A.I. il Vicerè d'Italia Eugenio Beauharnais, conosciuta come “La Vicereale”. Si tratta di una compagnia nazionale e stabile, che raccoglie alcuni tra i migliori attori italiani in circolazione, quali Anna Pellandi e Giuseppe Demarini e ha il compito di mettere in scena le nuove produzioni scelte dalla Commissione degli Spettacoli. Il 17 settembre è proposta la Ricciarda di Ugo Foscolo, che non ottiene grande successo. Carolina Cavalletti Tessari non appare sicura nella parte dell'eroina e il Tessari esagera nel suo ruolo. La recita bolognese è inoltre colpita dalla sfortuna, con un incendio all'ultimo atto, che provoca un fuggi fuggi generale dal teatro. L'opera non ha grande qualità artistica, ma è importante dal punto di vista politico, poiché condanna le lotte fratricide degli italiani e li invita a costruire una patria unita.dettagli
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18 settembre 1813Il Comune acquista la chiesa di San BarbazianoIl Comune acquista l'antichissima chiesa di San Barbaziano, che la tradizione vuole fondata nel V secolo da San Petronio e che fu ricostruita dalle fondamenta nel XVII secolo su progetto di Pietro Fiorini. I Padri Gerolomini sono stati soppressi il 23 aprile 1799 e il convento è stato venduto a un privato. Nel 1817 sarà abbattuto il campanile e la chiesa sarà utilizzata come magazzino "di fieni, paglia e altro". Rilevata nel corso dell'800 dal demanio diventerà magazzino militare, poi autorimessa.dettagli
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21 settembre 1813TerremotoAlle 8 e 30 una scossa ondulatoria di terremoto fa suonare l'orologio del Palazzo comunale. L'epicentro del sisma, valutabile intorno al settimo grado della scala Mercalli, è in Romagna, sui monti di Faenza. I centri più colpiti sono Imola, Faenza, Forlì e Cesena, dove crollano migliaia di camini e muri divisori e diverse persone rimangono ferite. Nel pomeriggio altre scosse sono avvertite a Forlì e in tutta la Romagna. Lo sciame sismico continuerà nelle settimane seguenti.dettagli
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13 novembre 1813A Bologna il deposito dei volontari dei dipartimenti "al di là di Po"Tra il 16 e il 19 ottobre Napoleone subisce a Lipsia una sconfitta decisiva. Il 26 ottobre a Trento il generale barone De Hiller, comandante in capo delle armate austriache nel Tirolo e in Italia, lancia un enfatico proclama ai Popoli d'Italia, invitandoli a insorgere contro i Francesi. Il 1° novembre gli Austriaci oltrepassano il Piave all'inseguimento delle truppe francesi e italiane e il giorno seguente sono a Mestre. Il 6 novembre l'esercito del Regno d'Italia è concentrato in riva all'Adige. Il Vicerè stabilisce il quartier generale a Verona. Mentre le truppe napoletane di Murat sono in marcia verso nord, il 13 novembre il ministro della guerra e marina del Regno d'italia apre gli arruolamenti per due grandi depositi di volontari, a Bologna e Milano. I luoghi di riunione devono essere stabiliti dai Prefetti. A Bologna i volontari dei dipartimenti "al di là di Po" sono organizzati in battaglioni dal generale Domenico Pino (1767-1826), reduce dalle campagne di Spagna e di Russia, considerato uno dei migliori soldati del Regno. Intanto nelle prefetture è diffusa una circolare che invita le popolazioni d'Italia a resistere. I primi due battaglioni di volontari organizzati a Bologna partiranno il 31 dicembre alla volta di Modena e Reggio Emilia. Giungeranno infine a Milano il 7 gennaio “lietamente accolti”.dettagli
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24 dicembre 1813Gli imperiali in Romagna. Il Prefetto di Forlì fugge a BolognaTruppe austro-britanniche sbarcano in Romagna e avanzano verso Ravenna, Forlì, Faenza e Lugo. Il 24 dicembre il Prefetto di Forlì ripara a Bologna con la gendarmeria. La Guardia Nazionale va incontro ai nemici verso San Lazzaro con due cannoni, appostandosi sul torrente Savena e sull'Idice nei pressi di Castenaso. All'arrivo delle truppe napoletane di Murat gli Austriaci e i rivoltosi che li accompagnano si ritirano dai dintorni di Bologna.dettagli
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30 dicembre 1813Le truppe di Murat entrano a BolognaIl 30 e 31 dicembre entrano in città le truppe napoletane di Gioacchino Murat, mandate a difendere la linea del Po. Sono ufficiali e soldati del 2° Reggimento provenienti dalla Germania e due battaglioni del 3° Reggimento provenienti dalla Toscana. Intanto i volontari organizzati dal generale Pino vengono richiamati dagli avamposti del Savena e dell'Idice e inviati verso Modena. Circa mille Napoletani, reduci dalla Grande Armata, muovono verso Imola incontro agli Austriaci.dettagli
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31 dicembre 1813Bande di fuorilegge nel territorio di MolinellaIl 31 dicembre un contingente di circa 800 soldati francesi si imbatte sull’argine del Reno a Marrara, nei pressi di Molinella, in una banda di fuorilegge comandati dal capitano Luigi Finetti, uno dei capi degli insorgenti del ferrarese e della Romagna. Il combattimento che segue - con inseguimento fino a Traghetto - lascia a terra un morto e due feriti. "Persona ardita e furba", Finetti sarà catturato e condannato a 25 anni di carcere duro. Riuscirà però ad evadere e a mettersi al servizio dell'Arciduca d'Austria e del Duca di Modena. Il 5 gennaio successivo passerà per Molinella un gruppo di “cappelletti”, mercenari di origine balcanica detti anche Stradioti, banditi da forca, che metteranno a sacco il Traghetto, ma fortunatamente non si fermeranno a Molinella.dettagli