edifici storici
Girando per Bologna, è possibile vedere su edifici antichi e contemporanei cartelli informativi di forma ovale situati in prossimità dei portoni. Sono i cartigli, i cui testi riportano brevi notizie storico-artistiche relative agli edifici: proprietari, architetti, opere d'arte conservate, eventuali restauri.
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Palazzina Majani
Già sede del caffè e dei negozi di confetteria Majani. Raro esempio di architettura floreale progettata da Augusto Sezanne nel 1908.Vai al dettaglio -
Gabella Nuova
L'edificio, già sede di servizi doganali, venne eretto su progetto di Domenico Tibaldi nel 1573-75. Nel primo ventennio dell'Ottocento il portico fu completamente ammodernato su disegno di Angelo Venturoli.Vai al dettaglio -
Palazzo Castelli
L'antico edificio quattrocentesco fu del tutto ricostruito nel 1770 su disegno di Francesco Tadolini, con statue di suo fratello Petronio, che ancora si conservano, restaurate, all'ingresso. L'interno venne completamente distrutto nell'ultima guerra. Nel retro dell'edificio si può ancora vedere, dei due Tadolini, una nicchia di fondale con statua.Vai al dettaglio -
Palazzo Gessi via Montegrappa
L'edificio fu ricostruito completamente da Giovanni Bassani nel 1792. Nello scalone si conservano statue coeve e pitture murali di Domenico Pedrini. L'attiguo voltone dei Gessi risale al XIII secolo.Vai al dettaglio -
Chiesa dei Ss. Gregorio e Siro
Costruita nel 1532-35 dai canonici di San Giorgio in Alga di Venezia, passò nel 1676 ai Chierici Regolari Ministri degli Infermi. Nel 1780 vennero rifatte la facciata e le volte da Angelo Venturoli. La torre dei Ghisilieri venne trasformata nell'attuale campanile nel 1532. All'interno si conservano affreschi nella volta di L. Samoggia e A. Guardassoni (1868) e dipinti di D. Calvaert sull'altar maggiore (1581), C. Procaccini, A. Carracci (1584-85), L. Carracci, L. Massari, G. L. Valesio, F. Torelli, J. A. Calvi, G. Pedretti.Vai al dettaglio -
Palazzo Lambertini
L'edificio fu costruito a partire dal 1570, per conto di Cesare Lambertini, forse su disegno di Francesco Morandi detto il Terribilia. Fra il 1797 e il 1804 ospitò il teatro Taruffi, e quindi la loggia massonica "Felsinea", cui appartenne Giosuè Carducci.Vai al dettaglio -
Ex chiesa di San Giorgio
Costruita tra il 1589 e il 1633 su disegno di Tommaso Martelli per conto dei Padri Serviti, che vi rimasero fino alla loro soppressione nel 1797. Fu chiusa al culto dopo le devastazioni belliche e venne successivamente restaurata. Vi restano tracce delle due statue di Gabriele Brunelli nel presbiterio.Vai al dettaglio -
Chiesa dei Ss. Filippo e Giacomo
Costruita nel 1641, fu sede fino al 1802 delle Suore Cappuccine. L'edificio subì gravi danneggiamenti nella seconda guerra mondiale e fu ricostruito nel 1950 da Luigi Vignali. Nell'interno si conservano ancora opere di G. F. Gessi, A. Tiarini, B. Passarotti, G. Cavedoni, V. Spisanelli.Vai al dettaglio -
Porta Lame
La porta, costruita su disegno di Agostino Barelli nel 1677, appartiene alla terza e ultima cerchia delle mura. Le statue bronzee dei giovani partigiani, di Luciano Minguzzi, ricordano una battaglia avvenuta nei pressi della porta il 7 novembre 1944.Vai al dettaglio -
Salara
L'edificio risale al 1783-85; era un tempo adibito a magazzino del sale, in prossimità dello scalo dell'antico porto della città, che fu progettato da Jacopo Barozzi detto il Vignola, nel 1548. E' stato il più importante punto di approdo del sistema dei canali, in uso fino al XVIII secolo.Vai al dettaglio -
Santuario di Santa Maria delle Visitazione al Ponte delle Lame
Costruito nel 1527 sul ponte che collegava le due rive del canale di Reno. La struttura attuale, con facciata rimasta incompiuta, è frutto di una ricostruzione del 1764 su progetto di Marc'Antonio Bianchini. L'interno, ad una navata, offre una ricca decorazione settecentesca con stucchi di Giuseppe Canepa e statue di Filippo Scandellari (1765).Vai al dettaglio -
Porta San Felice
La porta appartiene alla terza e ultima cerchia delle mura della seconda metà del XIII secolo. Ristrutturata nel 1508 da Antonio Paltroni, fu isolata agli inizi del Novecento, a seguito della demolizione delle mura.Vai al dettaglio -
Chiesa di Santa Maria e San Valentino della Grada
Costruita nel 1632, su disegno di Antonio Levanti, per opera di una congregazione qui riunitasi a venerare un'immagine della Vergine dipinta sulle mura. Nell'interno dipinti di A. Catalani, P. Fancelli, G. Caponeri; terracotta di F. Arrigucci. Sul retro dell'edificio è la torre di guardia, che segna l'ingresso del canale di Reno in città, dove è tutt'ora visibile la "Grada" o grata che veniva abbassata per impedire indesiderabili ingressi dentro le mura.Vai al dettaglio -
Chiesa di Santa Maria della Carità
Ricostruita da P. Fiorini nel 1583, sull'area di una chiesetta annessa ad un ospedale per viandanti, fu ampliata da G. B. Bergonzoni nel 1680. Nell'interno sono conservati dipinti di Galanino, G. L. Valesio, F. Cignani (1680), M. A. Franceschini (1685), L. Quaini, L. Crespi, e la giovanile Crocifissione di Annibale Carracci (1583). Nella sacrestia, opere di G. Gandolfi, J. A. Calvi, sculture di G. F. Bezzi.Vai al dettaglio -
Ex Chiesa di San Nicolò di San Felice
Risale al XII secolo. Fu riedificata da Pietro Fiorini nel 1576 e rimodernata nel 1753. Dell'edificio originale rimane solo la facciata con stucchi settecenteschi, sulla quale, entro una nicchia di Carlo Francesco Dotti, fu posta una croce di ferro su colonna marmorea, qui trasferita dalla strada nel 1732 (la croce è ora conservata nella chiesa di Santa Maria della Carità).Vai al dettaglio -
Ex monastero dei SS. Naborre e Felice detto Abbadia
Si suppone che qui fosse la prima sede episcopale della città, al tempo del proto-vescovo San Zama. La riorganizzazione operata dai monaci Benedettini, che vi si stabilirono nel 1110, ha lasciato tracce nell'esterno dell'antica chiesa, restaurata nel 1950, e nella sottostante cripta. Altre parti antiche sono il campanile, della fine del XIV secolo, e un chiostro a doppio loggiato del XV secolo.Vai al dettaglio -
Palazzo Pallavicini già Alamandini
La facciata, la cui parte sinistra fu ridisegnata da Alessandro Amadesi nel 1788, conserva il cornicione del XV secolo. Lo scalone seicentesco fu progettato, forse, da Luigi Casoli intorno al 1690. All'interno si conserva un grande salone con affreschi di Giovanni Antonio Burrini (1690) e varie decorazioni, eseguite tra il 1789 e il 1792, per volere di Giuseppe Pallavicini, ad opera di F. Minozzi, F. Pedrini, V. Martinelli, G. A. Valliani, S. Barozzi e stucchi di G. Rossi.Vai al dettaglio -
Palazzo Ariosti
La pregevole facciata, iniziata nel 1730 da Carlo Francesco Dotti, venne compiuta nel 1775.Vai al dettaglio -
Ex chiesa di Santa Maria delle Laudi
Detta popolarmente "Ospedaletto", fu sede dell'ospedale della Compagnia dei Laudesi, soppressa nel 1798. L'edificio fu eretto nel 1583 su disegno di Domenico Tibaldi, mentre la parte superiore, del 1610, si deve forse a Giulio Torri.Vai al dettaglio -
Ex chiesa e convento dello Spirito Santo
Qui, dal 1646, si insediarono i Chierici minori dello Spirito Santo. Il grande convento fu eretto, su progetto di Alfonso Torreggiani, nel 1746. La chiesa attigua, che risale al 1665, venne ridisegnata nel 1788 da Giuseppe Jarmorini; conserva resti di decorazioni in stucco e due grandi statue di Filippo Scandellari. Tutto il complesso fu gravemente danneggiato da un bombardamento nel 1943.Vai al dettaglio