edifici storici

Girando per Bologna, è possibile vedere su edifici antichi e contemporanei cartelli informativi di forma ovale situati in prossimità dei portoni. Sono i cartigli, i cui testi riportano brevi notizie storico-artistiche relative agli edifici: proprietari, architetti, opere d'arte conservate, eventuali restauri.

  • Palazzo Re Enzo

    Costruito a partire dal 1244, fu sede di magistrature civiche e di archivi. Al primo piano vi è una sala a volte su progetto di Antonio di Vincenzo (1386). L'aspetto attuale si deve al restauro diretto da Alfonso Rubbiani tra il 1905 e il 1913. Qui fu tenuto prigioniero Enzo, figlio dell'Imperatore Federico II, dal 1249 al 1272. Di fronte di trova la Fontana del Nettuno progettata da Tommaso Laureti e realizzata da Giambologna (1563-66).
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  • Palazzo del Podestà

    Eretto nel XIII secolo con la Torre dell'Arengo; fu rinnovato, forse su progetto di Aristotele Fieravanti, a partire dal 1484. Sotto il voltone, antico quadrivio romano, sono poste le statue in terracotta dei quattro Santi Patroni di Bologna (Petronio, Procolo, Francesco, Domenico) di Alfonso Lombardi (1525).
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  • Palazzo Comunale

    Il lato meridionale di questo vasto complesso di edifici conserva una notevole finestra in cotto quattrocentesca, di gusto lombardo. La torre d'angolo fu del tutto demolita durante un bombardamento nel corso dell'ultima guerra, e poi ricostruita. Di qui si ha accesso al grande cortile, ove avevano sede la guardia svizzera e gli addetti al palazzo. Al centro si trova una copia della cisterna progettata da Francesco Terribilia nel 1568, trasferita poi nel 1886 nel cortile della Pinacoteca Nazionale.
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  • Palazzo Comunale

    Nella cortina muraria settentrionale del palazzo è inserita la bella fontana, eretta nel 1565 su progetto di Tommaso Laureti, con rilievi attribuibili allo scultore francese Jean Goujon. Questo angolo del palazzo ingloba i locali dell'antico carcere "del torrone" cosiddetto perchè inclusi in una torre. Dal portale si aveva accesso al "Giardino dei Semplici", istituito nel 1568 come orto botanico secondo i consigli di Ulisse Aldrovandi. Sulla sua area sorse, nel 1886, su disegno di Filippo Buriani, la Sala della Borsa e la sede d'un ufficio postale.
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  • Palazzo Comunale

    E' un aggregato di edifici di epoche diverse: nella facciata la parte sinistra, su archi, fu iniziata nel 1287, con statua della Madonna di Nicolò dell'Arca (1478); quella di destra si deve a Fioravante Fieravanti (1425). Il portale è di G. Alessi (1550-55), modificato da D. Tibaldi, con statua di papa Gregorio XIII, di A. Menganti (1576-80). Nell'interno si conservano affreschi di F. Francia, P. Fontana, G. Curti, A. M. Colonna, C. Cignani, G. A. Burrini, G. A. Caccioli, V. Martinelli e statua d'Ercole modellata da A. Lombardi.
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  • Palazzo dei Banchi

    La facciata, su disegno del Vignola, fu costruita tra il 1565 e il 1568, inglobando un loggiato tardo trecentesco, allo scopo di dare magnificenza e uniformità al prospetto verso la piazza, prima costruito da un aggregato composito di edifici medioevali.
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  • Palazzo dei Notai

    Antica sede dell'Arte dei Notai, consta di due edifici affiancati. La parte sinistra della facciata, su progetto di Berto Cavalletto e Lorenzo da Bagnomarino, venne iniziata nel 1381; quella di destra fu rimodellata da Bartolomeo Fieravanti intorno al 1442. L'aspetto attuale si deve al restauro diretto da Alfonso Rubbiani agli inizi del Novecento.
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  • Basilica di San Petronio

    Costruita per volontà comunale a partire dal 1390, su disegno di Antonio di Vincenzo. Il portale centrale è opera di Jacopo della Quercia (1425-38); le lunette di quelle laterali sono di A. Lombardi (Resurrezione, 1525) e di A. Aspertini (Cristo deposto, 1526). Nell'interno si conservano dipinti di Giovanni da Modena (1410-15), L. Costa (1492), A. Aspertini (1519), Parmigianino (1529), L. Pasinelli (1672-86), V. M. Bigari (1736-52), G. Gandolfi (1779). Sul pavimento si trova una grande meridiana tracciata da Gian Domenico Cassini nel 1655.
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  • Santuario di Santa Maria della Vita

    Sorto nella seconda metà del XIII secolo, fu ricostruito da G. B. Bergonzoni (1687-90) su pianta ellittica, mentre la cupola si deve a Giuseppe Tubertini (1785-87) e le sculture che la decorano a Luigi Acquisti. All'interno si conservano il Compianto in terracotta di Nicolò dell'Arca (1464-85 c.); dipinti di D. Calvaert, D. Pedrini, A. Milani, G. Gandolfi e sculture di G. Mazza, A. G. Piò, P. Tadolini, G. Rossi.
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  • Oratorio di Santa Maria della Vita

    Disegnato da Floriano Ambrosini e costruito da Bonifacio Socchi nel 1617 conserva dipinti del Nosadella (1550 c.), V. Spisanelli, A. Randa, G. Cavedoni e statue di A. Algardi e G. C. Conventi. Notevole il gruppo in terracotta con il 'Transito della Vergine' di Alfonso Lombardi (1522), con figure a grandezza naturale di gusto romano raffaellesco.
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  • Case Nascentori

    I due edifici affiancati appartennero alla famiglia Nascentori, artigiani del vetro. Quello al n. 6 risale alla fine del Quattrocento; quello al n. 8 è del primo quarto del Cinquecento, nell'elegante gusto rinascimentale ispirato ai modi di Baldassarre Peruzzi.
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  • Archiginnasio

    Sede dell'Università dal 1563 al 1805. L'edificio fu progettato da Antonio Morandi detto il Terribilia nel 1562, per volontà del cardinal legato Carlo Borromeo e del vicelegato Pier Donato Cesi, dei quali sono visibili gli stemmi sulla porta. All'interno sono circa 5000 insegne araldiche e memorie di docenti e studenti. Al piano terra la Cappella di Santa Maria dei Bulgari con l'Annunciazione di D. Calveart (1582). Al primo piano si conserva il Teatro Anatomico (1637-49) con statue lignee di S. Giannotti e gli "spellati" di E. Lelli (1734).
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  • Basilica di San Domenico

    Costruita tra il 1228 e il 1240, fu completamente ammodernata da C. F. Dotti (1728-32). Nella cappella del Santo si conservano l'Arca di San Domenico con sculture di Nicola Pisano (1265-67), Nicolò dell'Arca (1469 c.), Michelangelo (1494), A. Lombardi (1532) e dipinti di G. Reni (1613-15), L. Spada, A. Tiarini, Mastelletta. Nelle cappelle opere di Giunta Pisano, F. Lippi, B. Cesi, P. Fontana, A. M. Colonna e A. Mitelli, L. Carracci, Guercino, P. Faccini, F. Brizio, D. Creti, V. M. Bigari e nel coro tarsie di fra' Damiano da Bergamo (1541-49).
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  • Palazzo Ranuzzi Baciocchi già Ruini, poi Palazzo di Giustizia

    Appartenuto ai Ruini fino al 1634 passò poi ai Ranuzzi nel 1679 e nel 1822 ai Baciocchi. La facciata fu eseguita, intorno al 1582, su probabile disegno di A. Palladio. Notevole è lo scenografico scalone costruito da G. A. Torri su progetto di G. B. Piacentini (1695) e ornato da statue di F. Balugani (1770 c.). Al piano nobile, sala di F. Galli Bibiena con statue di G. Mazza (1720); dipinti di M. A. Franceschini e E. Haffner (1680-81), fratelli Rolli, V. M. Bigari e S. Orlandi (1725), F. Giani, A. Basoli.
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  • Santuario del Ss. Crocefisso del Cestello

    Eretto nel 1516 dalla confraternita del Crocefisso, che venerava un'immagine dipinta sulle mura della città nel XV secolo (ora sull'altare maggiore), fu ricostruito nel 1762. L'interno costituisce un perfetto esempio di decorazione settecentesca con ornati di Antonio Gamberini (1782-88), stucchi di Luigi Acquisti e affreschi di Flaminio Minozzi. In sacrestia si trova l'Addolorata dello scultore Angelo G. Piò (1730).
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  • Ex convento di San Bernardo

    Già appartenente all'ordine di Santa Maria Gloriosa, detto dei Frati Gaudenti, passò nel XIV secolo agli Olivetani. Venne soppresso in epoca napoleonica nel 1798. Nell'interno si conserva il chiostro di Domenico Tibaldi del 1579.
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  • Palazzo Barbazzi

    Racchiude un elegante cortile a duplice ordine di loggiati adorno di terrecotte risalenti al XV secolo. Al piano nobile, salone con fregio attribuibile alla scuola di Niccolò dell'Abate con Storie della vita di Ercole (1550 c.) e una cappellina con affreschi di Bartolomeo Cesi. Nella parte posteriore dell'edificio, sulla via del Cane, si conservano tracce di una casa del XIII secolo.
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  • Chiesa di Santa Maria della Misericordia

    Nella facciata tracce della chiesa romanica appartenente alle monache Cirtercensi. La chiesa attuale è stata ricostruita nel 1432 dagli Olivetani; il portico, alla fine del XV secolo, si deve ai frati Agostiniani Osservanti, ampliato successivamente. All'interno dipinti di Lippo di Dalmasio, Bagnacavallo, B. Cesi, Spisanelli, U. Gandolfi (1777), vetrate di F. Francia (1499) e singolare tabernacolo ligneo di Matteo Cossich detto il Tedesco (1624).
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  • Chiesa dei SS. Giuseppe e Ignazio

    Edificata nel 1636-39 da Francesco Martini. La facciata si deve a L. Rizzoli (1840) e il campanile a F. Santini (1830). L'interno ottocentesco, modificato nel Novecento, è decorato da L. Samoggia e A. Guardassoni e vi si conservano dipinti di A. Tiarini e G. Varotti.
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  • Ex Chiesa di Santa Maria degli Angeli

    Venne costruita nel 1474 nel luogo di una piccola cappella dedicata ai re magi. La facciata è stata restaurata da Alfonso Rubbiani e Edoardo Collamarini nel 1900.
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