edifici storici
Girando per Bologna, è possibile vedere su edifici antichi e contemporanei cartelli informativi di forma ovale situati in prossimità dei portoni. Sono i cartigli, i cui testi riportano brevi notizie storico-artistiche relative agli edifici: proprietari, architetti, opere d'arte conservate, eventuali restauri.
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Palazzo Ercolani
Eretto da A. Venturoli nel 1793, ha una scalona e una loggia con statue in stucco di Giacomo de Maria (1800-2). Al pianterreno stanza "alla boschereccia" di R. Fantuzzi (1810). Nella volta dello scalone la Gloria d'Ercole di F. Pedrini e D. Zanotti (1799 c.); al piano nobile, salone di F. Pedrini e di F. Minozzi (1798), sala con l'Apollo e le Ore di F. Pedrini, negli altri ambienti dipinti di L. Busatti e S. Barozzi, A. Basoli, P. Fancelli, G. Frulli, stanza "alla cinese" di V. Armani (1803-4).Vai al dettaglio -
Basilica di Santa Maria dei Servi
Iniziata a partire dal 1345, fu ingrandita nel 1383 da Andrea da Faenza; il portico laterale è attribuito ad Antonio di Vincenzo (1392 c.). Nell'interno tavola della Maestà di Cimabue (1285 c.), affreschi di Vitale da Bologna; dipinti di Lippo di Dalmasio, Innocenzo da Imola, O. Samacchini, D. Calvaert, F. Albani, P. Faccini, A. Tiarini, G. M. Crespi, M. A. Franceschini, J. A. Calvi, U. Gandolfi e altar maggiore di G. A. Montorsoli (1561). In sacrestia tele del Mastelletta (1620-23) e sculture di A. G. Piò.Vai al dettaglio -
Palazzo Davia Bargellini
Fatto costruire da Camillo Bargellini a partire dal 1638, venne disegnato da Bartolomeo Provaglia e terminato nel 1658; le grandiose figure in macigno del portale furono eseguite nello stesso anno da Gabriele Brunelli, quella di destra, dal suo allievo Francesco Agnesini l'altra. Lo scalone, voluto da Vincenzo Bargellini (1730 c.) venne ideato da Carlo Francesco Dotti, è stato costruito dal Alfonso Torreggiani e decorato da stucchi di Giuseppe Borelli.Vai al dettaglio -
Palazzo Bianchetti
Già residenza della famiglia Tartagni alla fine del XV secolo, venne rimodernato per volontà di Pier Paolo Bianchetti da Angelo Venturoli (1785-90). La facciata neocinquecentesca è decorata da mascheroni in terracotta di Giacomo Rossi (1785) e conserva capitelli tardo quattrocenteschi. Lo scalone e la loggia sono decorati da sculture e da bassorilievi in stucco di Luigi Acquisti (1785-90). Al piano nobile si conservano affreschi di Petronio e Pietro Fancelli e di Felice Giani.Vai al dettaglio -
Casa Gozzadini
Venne costruita da Giovanni da Brensa e Giovanni Beroaldo nel 1488. Dell'antica facciata si conservato intatti il portico e il cornicione. Nell'interno si trovano tempere settecentesche attribuibili a Vincenzo Martinelli, alcune delle quali provenienti da Villa Tanari.Vai al dettaglio -
Torre degli Oseletti
Costruita nel XII secolo, era alta 70 metri circa. Di epoca recente è il rivestimento della base in blocchi di selenite. Nel lato della torre volta verso il cortile si conserva l'affresco trecentesco di scuola bolognese raffigurante una Madonna con il bambino.Vai al dettaglio -
Palazzo Bonfioli Rossi
La facciata è stata ricostruita alla metà dell'Ottocento in forme neoclassiche. Nel secondo cortile si trova un fregio dipinto a fresco da L. Spada, L. Massari, F. Brizio, che rappresenta episodi della Gerusalemme del Tasso (1620 c.). Al piano nobile, gli stessi artisti, insieme ad A. Tiarini, sono gli autori dei fregi e del soffitti rappresentanti episodi di storia romana. Al pianterreno le pitture delle volte sono attribuite a F. Carboni, F. Brizio e L. Cigni. Pittoresca la scala circolare attribuita ad Ercole Fichi.Vai al dettaglio -
Palazzo Sanguinetti già Aldini
L'antica facciata voluta dal cardinale Riario alla metà del XVI secolo venne ridisegnata nel 1798 da G. B. Martinetti, che conservò il cornicione in terracotta con fregio e lo prolungò lungo tre arcate del portico. Nello sfondo del cortile è una prospettiva di L. Busatti del XIX secolo. Nell'interno dipinti di S. Barozzi, A. Basoli, P.Facelli, G. Lodi e sala "alla boschereccia" di V. Martinelli e P. Palagi (1805).Vai al dettaglio -
Palazzo Segni
Il portico risale al XV secolo. Nell'interno al pianterreno si trova una bella galleria seicentesca decorata da Angelo Michele Colonna. Al piano nobile sono conservati oltre a varie decorazioni settecentesche tra le quali opere di Vittorio Maria Bigari, Giovan Battista Alberoni e Ubaldo Gandolfi, importanti affreschi di soggetto mitologico di Ludovico, Annibale e Agostino Carracci, qui ricollocati e provenienti da Palazzo Magnani.Vai al dettaglio -
Basilica di Santo Stefano
Antico complesso di chiese, sorto fin dal IV-V secolo su un tempio pagano dedicato a Iside. Attualmente si conservano la Chiesa del Crocefisso (XI secolo) con cripta e all'interno dipinti di Simone de' Crocifissi, P. F. Cittadini, T. Muratori e Deposizione in cartapesta di A. G. Piò; quella del Santo Sepolcro, riedificata nel XII secolo, con al centro tempietto contenente le reliquie di San Petronio e quella dei Ss. Vitale e Agricola (XI secolo). Nel cosiddetto cortile di Pilato vasca marmorea del secolo VIII; suggestivo il chiostro romanico.Vai al dettaglio -
Palazzo Isolani
L'edificio, progettato da Giuseppe Antonio Torri nel 1708 su edifici preesistenti, ha una singolare scala elicoidale attribuita al Vignola. Nell'interno si conservano una sala decorata con il 'Trionfo di Felsina e della Casa Isolani' dei fratelli Rolli, della fine del Seicento, e affreschi settecenteschi di Francesco Stagno e Giuseppe Valliani.Vai al dettaglio -
Palazzo Bolognini poi Isolani
Costruito tra il 1451 e il 1455 su progetto di Pagno Di Lapo Portigiani da Fiesole si presenta in forme tardogotiche con timidi accenni rinascimentali. La facciata è arricchita di decorazioni a rilievo e teste di gusto antico.Vai al dettaglio -
Case Bovi
Pittoresco gruppo di case anticamente appartenute ai Beccadelli, poi Bovi. Al n. 15 si trova un palazzo dell'inizio del XV secolo; adesso adiacente è un pregevole edificio rinascimentale, nel gusto di Biagio Rossetti. Al n. 17 palazzo tardogotico forse su progetto di Fieravante Fieravanti, con interventi settecenteschi; nel cortile vi sono lapidi romane che ricordano la gente bovia. Al pianterreno sale dipinte da V. M. Bigari e da G. Marchesi.Vai al dettaglio -
Casa Bovi
Al piano nobile di questo stabile parte della residenza la cui facciata guarda sul complesso di Santo Stefano, si conservano due stanze decorate a fresco con quadrature di D. Zanotti e S. Barozzi e figure di U. Gandolfi (1774-75).Vai al dettaglio -
Palazzo Bolognini Amorini Salina
La parte sinistra dell'edificio fu costruita tra il 1517-25 e il 1551 forse su progetto del Formigine; a lui e a Properzia de' Rossi spetterebbe le sculture dei capitelli. Al 1602 risale invece la parte destra del fabbricato. La facciata si caratterizza per una successione di teste di fantasia in cotto, opere di Alfonso Lombardi e Nicolò da Volterra per la parte cinquecentesca e di Giulio Cesare Colventi per quella successiva. L'edificio fu completato nel 1884.Vai al dettaglio -
Casa Berti
Progettata da Giuseppe Verardi per volere di Carlo Berti nel 1775, conserva una scala ed una loggia 'all'antica' con stucchi (1777) e affreschi di G. Gandolfi. Le statue di Giunone, Venere, Amore e Minerva sono di D. Palmerani; le candeliere sono eseguite su disegno di G. Terzi e realizzate da B. Furlani; i rilievi con le Stagioni sulla volta della scala sono di L. Acquisti. Nelle sale del piano nobile decorazioni neoclassiche.Vai al dettaglio -
Casa Bolognini
Nella facciata fu inglobata la torre Alberici, nel XII secolo; nel 1273 venne creata l'apertura per una bottega, quando i muri della torre vennero assottigliati di oltre due metri. Nel 1357 apparteneva alla famiglia Bolognini che qui gestiva botteghe di seterie. Nell'interno si conserva una graziosa scala dell'inizio del XVI secolo. Il complesso è stato restaurato in epoca recente.Vai al dettaglio -
Case Seracchioli
Ambedue le case erano un tempo adibite ad uffici della vicina Gabella. Quella di sinistra, del XIII secolo, conserva la porta e una parte delle finestre dell'ammezzato; il resto della facciata è moderna e s'ispira a tipi bolognesi medioevali. In quella di destra è stato ripristinato il portico ligneo ed è stato inserito il pittoresco balcone nel 1924; la facciata del XIV secolo è, come quella attigua, raro esempio di casa gotica a due piani.Vai al dettaglio -
Palazzo della Mercanzia
Eretto a partire dal 1384, sotto la direzione di Antonio di Vincenzo e di Lorenzo da Bagnomarino, fu destinato ad uffici della dogana con una loggia per lo scarico delle merci. L'edificio fu restaurato da Alfonso Rubbiani (1887-89). Negli oculi della facciata tardo-gotica copie delle statue in pietra calcarea della Giustizia e dei santi protettori della città, eseguite da seguaci dei Dalle Masegne, ora presso il Museo Civico Medievale.Vai al dettaglio -
Palazzo Bolognetti
Il portico risale al XV secolo, mentre l'edificio venne eretto nel 1551 seguendo modi tibaldeschi. Notevoli le fittissime decorazioni cinquecentesche in arenaria nell'atrio e nello scalone, attribuibili al Formigine. Interessante il sotterraneo trecentesco a navate, forse magazzino della Gabella Vecchia, attiguo alla sede della Mercanzia.Vai al dettaglio