Bologna dello sport

Vasca natatoria

via Milazzo, 40121, Bologna
copertina di Vasca natatoria

Il 30 giugno 1910 aprì in via Milazzo una vasca natatoria.

Questa prima piscina artificiale, derivante dalla trasformazione di un lavatoio comunale, ereditava la funzione del bagno della Grada, costruito nel 1889 su un tratto del canale di Reno. 

Lo scopo della struttura era quello di impedire gli “scandali, peccati e altri inconvenienti” provocati dalla consuetudine popolare di bagnarsi senza indumenti nei canali cittadini durante la stagione estiva.

Per la sua ampiezza e la sua modernità, l’impianto era secondo in Italia solo a quello di Porta Garibaldi a Milano. Il progetto di un’altra vasca ai Giardini Margherita non ebbe invece seguito.

La piscina di via Milazzo fu utilizzata fino agli anni Venti del 900, quando venne costruito il nuovo centro polisportivo del Littoriale, con moderne piscine coperte e all’aperto.

Dopo la dismissione, la vasca natatoria venne trasformata per un certo periodo in una stazione di esercitazione per i Vigili del Fuoco.

Andò a vuoto in seguito il progetto di trasformarla in palestra e nel 1941 il Comune cedette l’area a privati per la costruzione di abitazioni civili, con l’impegno per il compratore di demolire le strutture presenti.

Approfondimenti
  • Alessandro Cervellati, Bologna popolare, Bologna, Tamari, 1963
  • Eugenia Marcantoni, La belle époque a Bologna, in Bologna Novecento. Un secolo di vita della città, a cura di Maria Letizia Bramante Tinarelli, Castelmaggiore, FOR, 1998
  • Marco Poli, Bologna com'era, Argelato, Minerva, 2020
  • Oliviero Zanardi, Dalla "Vasca natatoria" alle piscine comunali. Una storia per immagini, in: Cultura e sport a Bologna negli anni della Grande Guerra 1915-1918, a cura di Paola Furlan, Bologna, Persiani, 2017