
Nel 1928, dopo la costruzione, nell'area del Meloncello, dei nuovi impianti polisportivi del Littoriale, il Tiro a Segno fu trasferito in via Agucchi, su un terreno in pianura vicino al fiume Reno.
Tra il 1943 e il 1945 il nuovo poligono fu scelto dai nazifascisti come luogo per le fucilazioni sistematiche dei partigiani e degli antifascisti catturati.
Si ricordano almeno 13 eccidi, con 122 vittime accertate, e molte esecuzioni individuali.
L‘impianto fu notevolmente danneggiato dai bombardamenti della seconda guerra mondiale e “ricostituito di fede e di opere“ nel 1947.
Venne nuovamente ristrutturato nel 1991, in occasione dei Campionati europei di Tiro a Segno e Tiro a Volo, ospitati per la prima volta a Bologna.
Approfondimenti
- Marco Massetti, Venticinque. 25 anni di tiro a segno in Italia, ediz. illustrata, con DVD-ROM, s.l., S&M, 2017
- Gianfranco Paganelli, La storia siamo anche noi... Quarantennale del Centro Santa Viola, Bologna, Casa di Quartiere, Centro sociale, ricreativo e culturale "Santa Viola" APS, 2020