
Ondina Valla
Ondina Valla fu una grande protagonista dell'atletica italiana tra le due guerre mondiali.
Il suo vero nome era Trebisonda: il padre aveva a Bologna nel vicolo omonimo la sua officina meccanica.
Nacque nel 1916, prima femmina dopo quattro fratelli maschi, nel rione operaio di Santa Viola.
A undici anni, durante una Coppa Bologna di atletica, fu notata da un tecnico della Virtus e la società, divenuta poi Virtus Bologna Sportiva, l'accolse tra le sue file.
Assieme a Claudia Testoni, amica e rivale per tutta la sua carriera, dominò le gare di velocità e i salti.
Alle Olimpiadi di Berlino la ventenne Ondina conquistò la medaglia d'oro negli 80 metri ostacoli.
In quella occasione Claudia Testoni, favorita della vigilia per aver battuto il record mondiale in semifinale, arrivò solo quarta al fotofinish.
Dopo la vittoria di Berlino, la prima (e finora unica) di una atleta bolognese alle Olimpiadi, la Valla divenne per il fascismo un esempio delle virtù sportive e della tempra salutare della gioventu' italiana.
La chiamavano "il sole in un sorriso". In carriera vinse 14 titoli italiani in varie specialità dell'atletica, tra le quali il pentathlon.
Come premio per la vittoria di Berlino ebbe in regalo cinquemila lire, una medaglia, l'abbonamento allo stadio e un posto come impiegata alla Casa del Fascio.
Le venne inoltre regalata una quercia, che fu piantata accanto allo stadio comunale, dove si
trova tuttora.
La statua in bronzo di Ondina Valla che salta un ostacolo, forgiata nel 1938 da suo fratello Rito, apprezzato scultore, è diventata il simbolo della famosa ditta di gelati Carpigiani e campeggia tuttora all'ingresso della fabbrica di Anzola dell'Emilia.
Approfondimenti
- Franco Cervellati, Due torri e cinque cerchi. Bologna olimpica, Bologna, Millennium, stampa 1999
- Olga Cicognani, Bologna olimpica. Biografie di atleti olimpici e paralimpici sotto le due torri da Londra 1908 a oggi, Bologna, Minerva, 2016
- Renato Dotti, Ondina Valla regina dell'atletica, in Il mito della V nera, a cura di Achille Baratti, Renato Lemmi Gigli, Bologna, Poligrafici L. Parma, 1972, p. 319
- Ondina, la vittoria di un sorriso, mostra promossa da CONI Provinciale di Bologna, a cura di Stefano Stagni e Cristina Martini, Bologna, Coni, 2007
- Giuseppe Quercioli, Storia degli olimpionici e degli olimpici bolognesi. Londra 1908 - Barcellona 1992, a cura di Dante Forni, Aldo Jani, Bologna, Masetti, 1993
- Marco Tarozzi, Ondina. Il sorriso che ha cambiato il mondo, Argelato, Minerva, 2024
- Marco Tarozzi, L’oro di Ondina. Il primo trionfo di un’italiana alle Olimpiadi, illustrazioni di Antonella Cinelli, Argelato, Minerva, 2021

Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo.
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- Public Domain - via Wikimedia Commons

- in via della Ferriera - Bologna (BO)

- ritratta in un trofeo di ceramica faentina

- Rito Valla - Stabilimento Carpigiani - Anzola Emilia (BO)