copertina di L’anno in cui fui colpita da un fulmine
Lauren Wolk

L’anno in cui fui colpita da un fulmine

traduzione di Alessandro Peroni

dagli 11 anni

Annabelle è di sicuro uno dei migliori personaggi che la letteratura per ragazzi abbia prodotto negli ultimi anni. L’abbiamo già conosciuta ne L’anno in cui imparai a raccontare storie, l’avevamo letta alle prese con una storia di sopraffazione e con interrogativi riguardanti il senso di giustizia.

Il dolore e l’incredulità per gli avvenimenti passati sono ancora molto presenti all’inizio di questo nuovo romanzo quando, durante un temporale, Annabelle viene colpita da un fulmine. La scossa elettrica la lascia con i sensi accesi e con la strana capacità di sentire ciò che gli animali sentono.
La sparizione del cane di suo fratello Henry la costringe ad avvicinarsi ad Andy, che tanta parte aveva avuto nei tragici avvenimenti dell’anno precedente. Per Annabelle Andy è il cattivo, il prepotente, il bullo insensibile, ma una storia di cani nascosti in un fienile, di rapimenti e ferite, di una mucca condannata al macello la porteranno a interrogarsi di nuovo e a considerare che forse ogni cosa non è buona o cattiva, bianca o nera, e che ci sono verità che possono smentirsi vicendevolmente.

La scrittura e l’andamento della narrazione rendono l’atmosfera e i gesti della vita di campagna e le usanze e i riti di una famiglia che segue il ritmo delle stagioni.

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