copertina di La casa sull'altura
Nino De Vita, Simone Massi

La casa sull'altura

Orecchio acerbo, 2011
Collocazione: ADO Romanzi DEV
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Una verde collina e, sulla cima, una casa. La porta incerta sui cardini, i vetri rotti, la polvere sovrana. Disabitata. Ma non priva di vita. Poiane, fagiani, colombacci la dividono con ramarri, scarafaggi, ragni. E tarli. Capelli neri, i primi segni della barba, impaurito e fuggiasco vi ripara un ragazzo. Di notte scruta il buio, il giorno dorme sonni agitati. Si gira e rigira sul giaciglio, si alza, va alla porta, sbircia di fuori. Al minimo rumore sobbalza, rabbrividisce. Unico sollievo l’amicizia con gli animali che, dapprima impauriti, passo dopo passo si avvicinano al ragazzo. Con loro spartisce briciole di pane, li accarezza, ci gioca. E gli animali, riconoscenti, stanno di vedetta, e quando non c’è lo attendono con ansia. Il falchetto e il corvo sopra a tutti. E anche i tarli hanno smesso di rodere. Poi, una mattina, il ragazzo non fa ritorno. Inutile l’attesa, anche nei giorni a venire. Nella casa è un andirivieni continuo di animali, vogliono sapere. Alla fine tutti capiscono che il loro amico non tornerà. Anche i tarli che, con rabbia frenetica, riprendono a divorare tutto, porte, finestre, sedie. Pure la capriata, che crolla travolgendo l’intera casa. Un racconto struggente e misterioso che tocca temi forti, antichi e sempre vivi. (Da www.orecchioacerbo.com)