Una serie di risorse digitali dedicate alla documentazione della storia, della cultura, della società e delle istituzioni di Bologna e provincia con particolare attenzione all’800-900.

Dalla Cronologia

Accadde oggi, 17 settembre.

immagine di Il raid aereo Bologna-Venezia
17 settembre 1911
Il raid aereo Bologna-Venezia
"Le Petit Journal" di Parigi e "Il Resto del Carlino" organizzano un Circuito aereo Bologna-Venezia-Rimini-Bologna, di circa 640 chilometri. Vi partecipano sei aviatori italiani e quattro francesi, tra i quali cinque militari fuori concorso. Annunciata per l'8-10 settembre, la gara è rinviata di una settimana. Gli hangar dei veivoli sono piazzati all'ippodromo Zappoli, vicino a porta San Felice. Durante l'allenamento del 14 settembre l'aereo del tenente Giulio Gavotti sorvola, per la prima volta nella storia, il centro di Bologna. Primo a terminare il Circuito è il monoplano Blériot del capitano Carlo Maria Piazza, fuori concorso, mentre la gara è vinta dal francese André Frey, atterrato poco dopo. Durante il raid è effettuato anche uno dei primi esperimenti di posta aerea della storia: il 19 settembre Achille Dal Mistro atterra fortunosamente a Venezia con un sacco di corrispondenza, che viene regolarmente consegnato. Ogni lettera o pacco è dotato di un timbro postale speciale. Un banale incidente impedirà il volo di ritorno del "singolare" portalettere.
immagine di Muore Francesco Flora
17 settembre 1962
Muore Francesco Flora
Muore Francesco Flora (1891-1962), illustre studioso e critico letterario beneventano, autore di una nota Storia della letteratura italiana. Dal 1952 fu docente universitario a Bologna. Già direttore responsabile di “Critica”, la rivista di Benedetto Croce, e curatore dei “Classici Mondadori”, lascia suoi libri alla biblioteca dell'Archiginnasio.
Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi
12 settembre 2023
La Coppa Davis a Bologna
Dal 12 al 17 settembre all'Unipol Arena di Casalecchio di Reno (BO) la Nazionale italiana affronta Cile, Canada e Svezia nel Girone A della Coppa Davis. In palio c'è la qualificazione alle Finals di Malaga (Spagna). Bologna attende l'inizio del prestigioso torneo ospitando fino al 12 la famosa insalatiera a Palazzo d'Accursio. Tra Bologna e Casalecchio vengono allestiti il Village per gli appassionati e tre campi, in cui turisti e scolaresche possono provare a giocare a tennis o seguire gli allenamenti dei campioni. L'Italia, guidata da Filippo Volandri, debutta il 13 settembre affrontando il Canada. Con i vincitori uscenti rimedia una inattesa e bruciante sconfitta per 3 a 0. La qualificazione sarà ottenuta nei giorni seguenti, vincendo le sfide con il Cile e la Svezia.  In evidenza tra gli Azzurri il debuttante Matteo Arnaldi, vincitore di due incontri, e Lorenzo Sonego, che saprà riscattarsi dopo il disastro iniziale.
18 febbraio 1947
Il "treno della vergogna". Respinti gli esuli istriani
Un convoglio di profughi istriani, sbarcati il giorno prima ad Ancona, giunge il 18 febbraio a Bologna. In stazione la Pontificia Opera di Assistenza e la Croce Rossa Italiana hanno preparato pasti caldi e generi di conforto per questi sventurati, stipati come sardine nei carri merci. Ancor prima dell'arrivo, alcuni ferrovieri sindacalisti minacciano, con un comunicato, di bloccare la stazione con uno sciopero, se il “treno dei fascisti” si fosse fermato. Per loro infatti non può che essere fascista chi fugge dal paese del comunismo di Tito. E quando il convoglio si arresta, un gruppo giovani attivisti, che impugnano bandiere rosse, gli lanciano contro sassi e ortaggi e rovesciano sui binari il latte destinato ai bambini, impedendo alle dame di S. Vincenzo di avvicinarsi. Il treno è costretto a ripartire e solo a Parma i profughi possono ricevere assistenza, prima di raggiungere la loro destinazione. Nel 2007, per celebrare l'anniversario dell'esodo giuliano, alla stazione di Bologna sarà posta, tra le polemiche, una targa ricordo.
Edifici, giardini e canali
Ex Chiesa di Santa Lucia
Fatta erigere dai Gesuiti, a partire dal 1623, su disegno di Girolamo Rainaldi. Il maestoso interno, a navata unica, riprende lo schema della chiesa del Gesù di Roma, con ricca decorazione in stucco. La facciata è rimasta incompiuta così come la parte absidale e la cupola. L’attuale abside è di Vincenzo Vannini (1840). All’interno si conserva una Madonna col bambino dello scultore Giuseppe Mazza. La chiesa, restaurata nel 1988, è ora adibita ad Aula Magna dell’Università.
Giardino della Lunetta Gamberini
Il nome del giardino ricorda la linea difensiva voluta dal generale Fanti tra il 1860 e il 1867, che contava 9 forti e 17 lunette munite di cannoni intorno a Bologna e sparse fortificazioni sulle colline. La lunetta prese il nome da una Cà Gamberini che sorgeva nei pressi della via Emilia. L’ingombrante trincea fu un’apparizione effimera, perché il piano regolatore del 1889 ne decretò il rapido smantellamento. Furono conservati solo piccoli presidi, come la Lunetta Gamberini, adibita alla fabbricazione di fulminato di mercurio. Il complesso dell’area verde, che si estende per 14,5 ettari, è frutto di una serie di acquisizioni degli anni ’70. Circondata da una folta siepe con alberi di Giuda, forsizie, scotani, sanguinelli, sinforine e altri arbusti ornamentali, ospita al suo interno impianti sportivi, scuole, un centro sociale e un centro giovanile. Gli ampi prati sono spesso ombreggiati da filari di pioppi bianchi e tigli. Dall’ingresso di via Sigonio, oltre un prato alberato, si alza un rilievo, con le pendici rivestite di robinie, biancospini e olmi, che era probabilmente il nucleo centrale della vecchia postazione.
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biblioteca. salaborsa
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biblioteca. salaborsa. ragazzi
Scrittori e scrittrici
Giardini Margherita
Siamo ai giardini Margherita, seduti su un prato appena tagliato: fra lo splendore giallo di sole e di erba s'alza un profumo compatto, molto padano, del fieno falciato, a cumuli, che si sta asciugando. Poca gente, solo presenze colorate di donne e ragazze che camminano qua e là. Noi tre seduti (Leonetti, Pasolini, io) parliamo di una rivista da fare, che vogliamo fare, che dobbiamo fare. Il nome già proposto è "Eredi". (R. Roversi)
Charles Dickens
A Bologna: Nel corso del suo viaggio in Italia, Charles Dickens arriva a Bologna, proveniente da Modena, la sera del 9 novembre 1844. La città trabocca di viaggiatori, trattenuti da un'inondazione che ha reso impraticabile la strada per Firenze. È alloggiato all'Albergo del Pellegrino, "in un certo stambugio sotto il tetto", con la sola compagnia delle rondini "annidiate sotto l'ampia grondaia sporgente al di sopra della finestra". Nel grande letto, capace di contenere "una camerata di collegiali", non riesce a prendere sonno. E' importunato da un cameriere con l'ossessione di Lord Byron. Al centro dei suoi ricordi è la visita, effettuata il giorno successivo, al cimitero della Certosa, meta turistica obbligata degli stranieri che compiono il Grand Tour, pieno di notevoli opere d'arte moderne e suggestivo milieu romantico. Qui si trova a passeggiare, "tra colonnati e tombe imponenti", assieme a una brigata di contadini e con alle costole "un piccolo cicerone locale", che ha troppo a cuore la reputazione del posto e cerca di mostrargli solo i monumenti belli. Prima di ripartire, Dickens visita la città e registra alcune brevi e incisive impressioni, che lascerà nel libro Pictures from Italy, pubblicato nel 1846. Essa gli appare "antica e severa", con le vie fiancheggiate da oscuri portici a colonne e con ricche chiese dalla struttura pesante. Le due torri, che "si inclinano l'una verso l'altra, come per farsi un inchino duro e stecchito", gli sembrano abbastanza brutte, mentre apprezza l'Accademia di Belle Arti, piena di quadri di Domenichino, Reni e Carracci. "L'aura grave e dotta", che diffonde una non spiacevole mestizia, è sufficiente a lasciare in lui un ricordo distinto della città, ma sarebbe bastata anche "la gran meridiana tracciata sul pavimento della chiesa di San Petronio, sulla quale il raggio solare segna le ore in mezzo alla gente inginocchiata". La vita in breve: Charles Dickens nasce nel 1812 presso Portsmouth. Nel 1823 la famiglia, ridotta in miseria, è costretta a trasferirsi a Camden Town, uno dei quartieri più poveri di Londra. Nel 1824 il padre è rinchiuso per debiti nella prigione della Marshalsea e Charles è costretto lavorare in una fabbrica di lucido da scarpe. Questa esperienza precoce di abbandono e sfruttamento lo segnerà per sempre e riaffiorerà nelle sue opere. Dall'età di quindici anni si impiega come commesso in uno studio legale, poi come cronista parlamentare e giornalista umoristico. Nel 1836 esce a dispense sul "Morning Chronicle" il suo primo romanzo, The Posthumous Papers of the Pickwick Club, che in breve lo rende famoso. Si unisce in matrimonio con Catherine Hogarth e l'anno successivo pubblica sul "Bentley's Miscellany" la prima puntata di Oliver Twist. Nel 1838 lavora alle memorie del clown Grimaldi e scrive il Nicholas Nickleby. Si trasferisce vicino al Regent's Park. Tra il 1840 e il 1842 pubblica sul settimanale "Master Humphrey's Clock" La bottega dell'antiquario e Barnaby Rudge, romanzo storico sui Gordon Riots del 1780. Progetta un viaggio negli Stati Uniti, che effettua con la moglie dal gennaio 1842. In Virginia rimane scandalizzato dalla schiavitù. Tra il 1844 e il 1845 soggiorna a Genova e visita numerose città italiane, tra le quali Bologna. Il resoconto dei suoi viaggi sarà contenuto nel libro Pictures from Italy. Al ritorno in Inghilterra da vita al giornale liberale "Daily News", con l'intento di promuovere il progresso e la libertà religiosa e civile, ma lascia la direzione dopo pochi numeri, deluso dai suoi collaboratori. Tra il 1849 e il 1850, su un giornale di sua proprietà, è pubblicato a puntate il romanzo David Copperfield, opera a sfondo autobiografico. Nel 1855 la sua vita cambia improvvisamente dopo l'incontro con Ellen Ternan, un nuovo amore che lo spinge ad abbandonare la moglie e i numerosi figli. Tra il 1855 e il 1856 vive in Francia. Ormai Dickens è una vera gloria nazionale e può realizzare letture pubbliche delle proprie opere. Gli spettacoli, in cui dimostra doti notevoli di attore e drammaturgo, sono un successo e danno origine a tournée in tutta l'Inghilterra, quindi in Europa e in America. Nel 1865 è coinvolto nell'incidente ferroviario di Staplehurst e cade ammalato durante un nuovo giro di letture in America. La sua salute peggiora di giorno in giorno. L'8 giugno 1870 è colpito da un'emorragia cerebrale e muore il giorno seguente. E' sepolto nel Poet's Corner dell'abbazia di Westminster, accanto a Henry Fielding. Dickens è ritenuto dalla critica il fondatore del romanzo sociale, derivato dal romanzo picaresco di Fielding e Defoe e da quello sentimentale di Sterne. I suoi libri sono un grande affresco della società inglese del XIX secolo.
Nuvole in Appennino