Bibliografie
Bologna
L’Ombra nera
Tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944 i soldati tedeschi compiono, nei pressi di Marzabotto, una grande strage di civili.
Motociclette di Bologna
Ducati, Maserati, Weber, GD… nomi che fanno subito pensare all'importanza del comparto meccanico bolognese, saldamente innestato al centro dell'Emilia dei motori: tra Maranello e Imola, tra Modena e Misano, ma anche tra Monza e il Mugello…
È storia sportiva e storia industriale.
Bologna nella guerra 1943-1945
Bologna è stata una delle città europee che hanno maggiormente sofferto gli effetti dell'occupazione e della repressione nazifascista, come dei bombardamenti aerei, delle privazioni e della fame legate alla guerra. Per parecchi mesi il fronte della linea Gotica ha stazionato a pochi chilometri dall'abitato: enorme fu allora il timore che la città fosse coinvolta in nuovi bombardamenti e combattimenti casa per casa. Intanto, dopo la battaglia di Porta Lame, si acuì la repressione antipartigiana, si consumarono eccidi nascosti: a Sabbiuno, a San Ruffillo ...
Bologna stazione centrale
L’attuale fabbricato della stazione centrale di Bologna fu inaugurato nel lontano 1876, opera in stile neo-rinascimentale dell’ingegnere milanese Gaetano Ratti. A quel tempo Bologna era ormai il nodo ferroviario più importante d’Italia: diverse linee congiungevano le regioni del nord ed era già in funzione la ferrovia Porrettana, opera ardita dell’ingegnere francese Jean Louis Protche, che raggiungeva la Toscana attraverso gli Appennini.
Le acque di Bologna
Tra l'Appennino e la pianura
Dove Dio cerca casa
“Dove Dio cerca casa” è il titolo di un documentario di Renzo Renzi sulle chiese provvisorie nella periferia bolognese del secondo dopoguerra. Erano sistemazioni di fortuna, in locali improvvisati: capannoni, scantinati, negozi. Vi si riunivano piccoli gruppi di fedeli, che richiamano alla mente le prime comunità cristiane.
Bologna in giallo e in nero
"Questa città, le aveva detto Matera, non è come le altre città. [...] Questa città, le aveva detto, non è quello che sembra. Lei dice piccola perché pensa a quello che sta dentro le mura, che è poco più di un paese, ma questa città lei non la conosce, ispettore, non la conosce proprio. Questa che lei chiama Bologna è una cosa grande che va da Parma fino a Cattolica, un pezzo di regione spiaccicato lungo la via Emilia, dove davvero la gente vive a Modena, lavora a Bologna e la sera va a ballare a Rimini. Questa è una strana metropoli di duemila chilometri quadrati e due milioni di abitanti, che si allarga a macchia d'olio tra il mare e gli Appennini e non ha un vero centro ma una periferia diffusa che si chiama Ferrara, Imola, Ravenna o la Riviera.
Carlo Lucarelli, Almost blue, Torino, Einaudi, 1997
Le Caserme Rosse
Il lager di transito e smistamento delle Caserme Rosse entrò in funzione il 7 ottobre 1943. Era un complesso di bassi edifici in aperta campagna, nella periferia di Corticella, utilizzati come scuola per ufficiali della Sanità. Tra i primi ad esservi raccolti furono i carabinieri di stanza a Roma, che il 25 luglio 1943 avevano arrestato Mussolini per ordine del re.