Bibliografie
arti visive, architettura e paesaggio
I portici di Bologna
A Bologna ci sono 62 chilometri di portici.
C'è chi si preoccupa di precisare al centimetro questo record mondiale di urbanistica, di cui la città va fiera, ma è misura che occorrerebbe continuamente aggiornare, dal momento che l'organismo vive, cresce, cambia, anche nel suo nucleo più antico.
Bologna la Verde
Una bibliografia che tratta del verde a Bologna sotto varie angolazioni: i giardini e i parchi della città e della provincia, gli orti urbani, gli alberi e la flora, ma anche i giardini storici e le "stanze paese", cioè le decorazioni a giardino presenti in alcune ville e palazzi storici.
Le acque di Bologna
Acque della città
Borghi senza tempo
La civiltà dell'Appennino bolognese, proprio per il patrimonio tuttora immenso dei borghi e delle case rurali, è soprattutto l'orizzonte culturale della pietra lavorata. Queste parole di Giuseppe Coccolini introducono il tema di questa bibliografia, dedicata all'insediamento umano nell'Appennino bolognese, con un'immagine chiara e concreta: la bella pietra delle antiche case e dei borghi disseminati sulla montagna.
Giorgio Morandi
Presentando una bibliografia di opere disponibili in Salaborsa su Morandi, non possiamo che ripetere le parole calde e accorate di Francesco Arcangeli: “Le vorrò sempre bene, caro Morandi. Lei resterà sempre un esempio fondamentale per me”.
Bologna stazione centrale
L’attuale fabbricato della stazione centrale di Bologna fu inaugurato nel lontano 1876, opera in stile neo-rinascimentale dell’ingegnere milanese Gaetano Ratti. A quel tempo Bologna era ormai il nodo ferroviario più importante d’Italia: diverse linee congiungevano le regioni del nord ed era già in funzione la ferrovia Porrettana, opera ardita dell’ingegnere francese Jean Louis Protche, che raggiungeva la Toscana attraverso gli Appennini.
Le acque di Bologna
Tra l'Appennino e la pianura
I muri raccontano
Sulle tracce dell’arte urbana: steet art e graffitismo