Vecchi Vecchioni. Capodanni d’artista in mostra @ Palazzo Pepoli
@ Palazzo Pepoliin mostra alcuni modelli di Vecchioni d’artista
Da più di un secolo a Bologna il passaggio dal vecchio al nuovo anno è scandito dal rito del rogo del Vecchione: gigantesca scultura che, allo scoccare della mezzanotte, viene bruciata in Piazza Maggiore, a simboleggiare il saluto all’anno appena trascorso e il benvenuto al nuovo.
Nel 1972, con Renato Zangheri Sindaco, fu il cileno Sebastian Matta a ideare un primo Vecchione d’artista per lanciare un messaggio di pace.
Dagli anni ‘90 del secolo scorso il Comune di Bologna consolida la tradizione assegnando l’ideazione del Vecchione ad artiste e artisti legati alla città, per un’esperienza che preserva il rito tradizionale connotandolo di un significato sempre nuovo.
La poetica dei Vecchioni d’artista accompagna il rogo con messaggi di anno in anno differenti: pensieri legati alla condizione umana e all’attualità arricchiscono la tradizione con riflessioni e simbologie.
L’allestimento Vecchi Vecchioni a Palazzo Pepoli celebra la peculiarità del Capodanno bolognese e ne restituisce il valore artistico esponendo al pubblico alcune riproduzioni di manifesti e modelli delle opere dei Vecchioni d’artista.
Sono sei i Vecchioni in cartapesta a grandezza umana ideati da Gabriele Lamberti, Pirro Cuniberti, Emilio Tadini, Tullio Pericoli, Emanuele Luzzati e Jean-Michel Folon custoditi negli anni dal Comune di Bologna e ora esposti in occasione delle festività insieme al modellino di Mercurio, la fenice il Vecchione ideato da Fumettibrutti per salutare l’arrivo del 2025.
Scopri la tradizione del Vecchione