
La storia di Marinella. Una bambina del Vaiont Emanuela Da Ros, Feltrinelli Kids, 2015 dai 10 anni
Nel 1963 è ormai terminata la costruzione della grande diga del Vaiont che raccoglie l’acqua del Piave e di altri fiumi per produrre energia elettrica. Gli abitanti di Longarone, il paese sottostante, da tempo sono preoccupati perché sentono piccole scosse di terremoto, si aprono crepe nei muri e il monte che sovrasta la diga frana lentamente. Sono segnali che i costruttori della diga si sono rifiutati di guardare, anteponendo i propri interessi, la sete di guadagno. La notte del 9 ottobre una grande frana si stacca dal monte Toc precipitando nell’acqua. Un’onda enorme esce dalla diga e spazza via il paese di Longarone provocando quasi 2.000 vittime. Resta una grande distesa di fango gialla nella quale scavano i soccorritori. Un vigile del fuoco trova un quaderno; sulla copertina c’è un nome: Marinella, una bambina che ha compiuto da poco 10 anni.
Il libro è il racconto di una giornata di Marinella, quella del 9 ottobre 1963.
Marinella è vivacissima, tanti interessi, tanti progetti, tanto entusiasmo. Ci sono le amiche inseparabili, la maestra Antonietta che la sgrida quando si distrae a guardare le rondini, Marco, il nuovo bambino che le piace molto. Insieme adottano un cucciolo. Marinella lo porta a casa di nascosto per tenerlo almeno una notte. Cosa dirà la mamma? Ci sono fughe e sgridate, nascondigli e marachelle. Poi viene sera. Marinella si corica, pensa a quando, da grande, potrà pescare i pesci gatto nel Piave. E’ ormai buio.
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