copertina di Volevo nascere vento
Andrea Gentile

Volevo nascere vento

Contemporanea
Mondadori, 2012
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Volevo nascere fiore. Sbucare dal terreno, crescere e diventare bocciolo e poi schiudermi al sole. Far voltare tutti e sentirli dire "Guarda che bello, è arrivata la primavera!"

Rita ha diciassette anni, abita a Roma, ma non è di Roma. È di Partanna, in Sicilia. A Roma sente l'odore della primavera anche quando non è primavera, e le piace. Non c'è l'odore di agrumi, ma non c'è neanche la gente che la guarda e dice: Ah, è idda. Rita abita a Roma, ma è costretta a cambiare casa ogni tre mesi. Non va a scuola e in generale non dovrebbe uscire spesso di casa, ma ogni tanto lo fa, esce, cammina, respira. Non dovrebbe fare amicizia con nessuno, ma ai Musei Vaticani conosce Gabriele. Non dovrebbe dirgli come si chiama, ma sceglie di fidarsi e glielo dice. Si innamora come farebbe ogni ragazza, ma Rita non è una ragazza qualsiasi. È una testimone di giustizia e racconta, in lunghe chiacchierate con Paolo Borsellino, tutto quello che sa sulla mafia di Partanna. Rischia la vita ogni giorno e deve guardarsi le spalle sempre, da tutti, ma soprattutto dal "Mostro" che alberga dentro di lei e in realtà dentro tutti noi... Questa è la storia di Rita Atria.