Cinema a Cuore d'Argentina

@ Teatri di vita
8 luglio 2017, 00:00

sabato 1 luglio, Tango queerido
un documentario di Liliana Furio (Argentina 2016). Anteprima nazionale.
Da Buenos Aires a Berlino, da Mosca a Istanbul, da New York a Roma: il tango queer impazza tra corsi, milonghe e festival

domenica 2 luglio, Storie pazzesche
un film di Damián Szifron(Argentina, Spagna 2014)
con Ricardo Darin, Leonardo Sbaraglia, Dario Grandinetti
Una commedia nera in 6 episodi, che con umorismo gioca con i paradossi e le contraddizioni della società contemporanea.

lunedì 3 luglio, Infanzia clandestina
un film di Benjamin Ávila (Spagna, Argentina, Brasile 2012).
con Natalia Oreiro, Ernesto Alterio, César Troncoso
Il microcosmo dell’infanzia diventa una lente potente con cui guardare la storia e le sue verità. La resistenza è vissuta attraverso gli occhi di un dodicenne, figlio di guerriglieri peronisti dell'organizzazione dei Montoneros, oppositori della dittatura militare di Videla. Film presentato a Cannes e super-premiato in numerosi festival internazionali, da L’Avana a Philadelphia a San Sebastian.

martedì 4 luglio, La parte por el todo,Anteprima nazionale
un documentario di Andrés Martinez Cantó, Santiago Nacif Cabrera e Roberto Persano (Argentina 2015)
La storia forse più agghiacciante della dittatura militare argentina: il sistematico rapimento di neonati di prigioniere poi desaparecide e il loro affidamento a famiglie di militari. Parlano tre di loro, ritrovati dalle nonne e ora diventati genitori. Un flusso di memorie e vuoti da riempire, di racconti da rabbrividire, con la grazia del disegno animato che irrompe come contrappunto con le interviste e le rievocazioni.

mercoledì 5 luglio, Noche
un film di Leonardo Brzezicki (Argentina,Italia 2013)
con Florencia Braier, Javier Braieri
Un rarefatto paesaggio subtropicale, una cassa di risonanza di vecchi ricordi. Nel suo primo lungometraggio visionario, Leonardo Brzezicki ricostruisce un viaggio nell’oscurità. Sei ventenni ritornano lì dove il loro amico Miguel ha trascorso gli ultimi giorni prima di togliersi la vita.

giovedì 6 luglio,Mirna;
un film di Corso Salani (Italia, Svizzera 2009)
con Magalì Lopez, Anita Kravos
Un omaggio al regista Corso Salani, una delle voci più originali del cinema italiano e compagno di
avventura di Teatri di Vita, prematuramente scomparso 7 anni fa. Nel suo cinema delle terre lontane, sospeso tra documentario e fiction, ci racconta la storia di Mirna, giovane ragazza che decide di fuggire da Buenos Aires, sua città natale, alla ricerca di un nuovo luogo in cui vivere.

venerdì 7 luglio, Il cittadino illustre
un film di Gastón Duprat e Mariano Cohn (Argentina, Spagna 2016)
con Oscar Martínez, Dady Brieva, Andrea Frigerio
Un viaggio identitario attraversato da un rapporto conflittuale e tormentato con le proprie radici native. Protagonista del film è Daniel, scrittore premio Nobel per la letteratura nato a Salas, un piccolo paese dell’Argentina, ma trapiantato da oltre quarant’anni in Europa. Il ritorno nel paese natale per la consegna di un premio riporta in luce i chiaroscuri del proprio passato e le contraddizioni di una terra in cui Daniel non si riconosce. Il film ha vinto due premi all’ultima Mostra del Cinema di Venezia.

sabato 8 luglio, h 21.15
La antena;un film di Esteban Sapir, con Valeria Bertuccelli, Alejandro Urdapilleta, Julieta Cardinali (Argentina 2007)
Un film (quasi) muto, in bianco e nero, che cita il grande cinema degli esordi, da Méliès a Fritz Lang, ma con straordinaria modernità. Una storia teneramente fiabesca e fumettosa, che sembra richiamare anche “L’Eternauta” (uno dei più celebri fumetti argentini), in cui nella città con gli abitanti senza voce il cattivo Signor TV vuole annientare tutti. Vincitore di numerosi premi internazionali, tra cui il Neuchâtel International Fantastic Fil Festival.

sabato 8 luglio, h 22.30
Omaggio a Santiago Bou Grasso: El pàyaro y el hombre (Argentina 2005), Hola? (Argentina 2008), El empleo (Argentina 2008), Padre (Francia - Argentina 2013).
Quattro cortometraggi di animazione realizzati con la tecnica dello stop-motion, ci trasportano in dimensioni oniriche, legate al sapore amaro della realtà contemporanea. Quella dell’illustratore e regista argentino Santiago “Bou” Grasso è una poetica fatta di immagini dal raffinato tratto grafico, che porta in superfice l’ironia di situazioni impossibili e la profondità di racconti che mettono a nudo l’uomo, la storia e la società nella sua complessità.