copertina di Piccole donne

Piccole donne

Einaudi, 2011

"Non mi va per niente giù l'idea di dover crescere e diventare Miss March, di dover portare vestiti lunghi e starmene rigida come un astro in fiore! È già una bella scocciatura essere donna, quando mi piace tutto quello che è riservato agli uomini, giochi, mestieri, modo di vivere e soprattutto la libertà di fare tutto quello che si vuole."
Meg, la maggiore dal contegno impeccabile, romantica e responsabile, se ne starebbe volentieri in casa tutto il giorno a poltrire e a stare davanti allo specchio, a provarsi vestiti, guanti e cappellini alla moda. Jo, carattere impulsivo e orgoglioso, sempre energica e irrequieta, si lascia spesso andare a scoppi di rabbia e a comportamenti da ragazzaccio. Beth, dolce e riservata, ha paura della gente, è invidiosa delle ragazze che possiedono un bel pianoforte e odia fare le pulizie di casa. Amy, la più piccola, bellissima e affascinante, sa di essere una grande egoista e se fosse per lei, farebbe crepare di invidia le compagne di classe che le ridono dietro. Le quattro sorelle March sanno di avere almeno un difetto da correggere e, perciò, alla vigilia del primo Natale senza il padre, impegnato sul fronte della Guerra Civile Americana, fanno un patto. Nell'anno a venire, si impegneranno per migliorarsi e seguire il consiglio paterno: "lottare con coraggio contro ogni nemico del cuore". Sarà un anno di umiliazioni brucianti, di preoccupazioni per la sorte di persone amate, di litigate furibonde, ma sarà anche un anno di innamoramenti, sogni realizzati, nuovi inizi, così che alla fine nessuna delle quattro sorelle si potrà dire uguale a prima.