copertina di Canti dell’inizio canti della fine
Silvia Vecchini, Bruno Tognolini; illustrazioni di Giulia Orecchia

Canti dell’inizio canti della fine

Topipittori, 2024
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dai 9 anni

In questo libro due poeti molto conosciuti si sono messi a giocare e hanno scritto poesie su come le cose iniziano e su come finiscono. Hanno realizzato una specie di ping pong: uno scriveva un inizio o una fine e lo inviava all’altra che rispondeva con la fine o l’inizio corrispondenti. E poi si cambiavano i ruoli. È finita così che abbiano scritto dell’inizio e della fine della scuola, delle vacanze, dell’apparecchio, del gelato, del pianto, della gara e di molte altre cose che fanno parte delle nostre giornate. Su una pagina l’inizio, sull’altra la fine e in mezzo o sopra o sotto le illustrazioni di Giulia Orecchia che si accendono su alcune parole o su alcune suggestioni.

È facile riconoscere quali poesie siano di Vecchini e quali le abbia scritte Tognolini: quest’ultimo propone perlopiù versi con le rime e con un ritmo molto scandito, mentre Vecchini spesso ci lascia lì sospesi ad aspettare una rima che non arriva o a inciampare nella sorpresa di un ritmo che ci viene sottratto. C’è però un modo ancora più sicuro per capire chi ha scritto cosa: il titolo delle poesie di Vecchini è sempre in giallo, quello delle poesie di Tognolini sempre in blu.

Se poi volete sapere come è nata l’idea di questo gioco a rimbalzo, andate alle ultime pagine perché lì i due poeti ce lo raccontano.