copertina di Bowling a Columbine
Michael Moore

Bowling a Columbine

Firenze: Cecchi Gori Editoria elettronica, 2003,
Isbn: UBO1437899   Collocazione: VR adolescenti BOW
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Come Roger & Me (1989), è un itinerario attraverso il versante, occultato dai mass media, degli Stati Uniti, raccontati come paese impregnato di violenza e di paura, ossessionato dalle armi da fuoco. Il titolo rimanda a due fatti di cronaca nera: il massacro, avvenuto il 20-4-1999, alla Columbine High School di Littleton (Colorado) per mano di due studenti dotati di armi automatiche che uccisero dodici studenti, un professore e sé stessi; e l'uccisione di tre persone in un bowling della stessa città. Documentario anomalo e dirompente, il film passa per la presenza fisica del suo corpulento autore che con quieta e implacabile sicurezza scopre il suo punto di vista etico di investigatore, giudice e testimone accumulando dati, informazioni, interviste, raffronti, persino disegni animati e tingendo lo sdegno della denuncia di ironia e sarcasmo. Esemplare è la sequenza della visita a Charlton Heston, assiduo portavoce della potente NRA (National Rifle Association) che da più di un secolo sostiene i produttori di armi e i loro clienti: i confini tra fiction e non-fiction tendono qui a scomparire. In questo suo film di denuncia socio-politica, dunque parziale, M. Moore tocca vari temi: la cultura della paura, alimentata dai mass media, e trasformata in psicosi dopo l'11 settembre 2001; il razzismo esplicito o strisciante; i fantasmi delle origini storiche (guerre indiane, schiavismo, guerra civile); la lunga serie degli interventi armati, diretti o indiretti, negli altri paesi. Dopo Il mondo del silenzio (1956), è il solo documentario di lungometraggio messo in concorso al Festival di Cannes. Giudicato il miglior documentario di tutti i tempi dalla International Documentary Association di Los Angeles. Oscar per il miglior documentario. Costato 3 milioni di dollari, ne ha incassati 120. (da Morandini CD)