copertina di Vincent il matto. Quell'anno con Van Gogh
Luiz Antonio Aguiar, Giunti, 2014
dai 10 anni

Vincent il matto. Quell'anno con Van Gogh Luiz Antonio Aguiar, Giunti, 2014 dai 10 anni

Camille, un ragazzo undicenne, racconta l\'anno in cui Van Gogh soggiornò ad Arles, nel sud della Francia, dove dipinse molte delle sue opere più famose. Camille è figlio del postino Roulin, che deve spesso consegnare al pittore pacchi di colori, tele, pennelli. Ad Arles Van Gogh è disprezzato, la sua arte non è compresa, è chiamato \"il rosso matto\". Strano lo è davvero: dipinge furiosamente, come fosse l\'unica cosa che merita di essere fatta, anche di notte, mettendo le candele sul cappello per far luce; è malinconico, solo, e nessuno compra i suoi quadri. Camille ne è incuriosito e attratto. Vede i caldi colori della Provenza fissarsi nei suoi quadri: il giallo dei campi e dei girasoli, il blu del cielo pieno di stelle, e il pittore che dipinge senza neppure guardarlo e rispondere alle sue domande. Camille e la sua famiglia sono gli unici \"amici\" che il pittore riesce a farsi e a loro infatti dedicherà venticinque ritratti. L\'amicizia nasce quando viene invitato dal postino Roulin a cena e lui resta commosso a vedere la madre che dondola la culla dell\'ultima nata: Contemplava con estasi ogni cosa facessimo nella nostra quotidianità. Appena varcata la porta di casa nostra era come se Van Gogh avesse trovato qualcosa nell\'aria del nostro salotto che lo avvolgeva, e che da quel momento in poi, in tutte le occasioni in cui ritornò, gli rilassava il volto e lo faceva arrossire per la contentezza. Faceva pena vederlo partire dopo cena, soprattutto perché sapevamo che probabilmente sarebbe andato a bere all\'Alcazar, sempre solo, fino a notte fonda. Noi ci eravamo già abituati, all\'impossibilità di convivere con monsieur Van Gogh senza provare un senso di dolore. L’anno di Van Gogh ad Arles termina con la lite con Gauguin e con un episodio drammatico che lascia sconcertato Camille. Il ragazzo sente che il pittore smuove in lui qualcosa di forte e incontenibile. È Questa consapevolezza a impedirli di continuare ad avere contatti col pittore.