copertina di Silvestro e il sassolino magico
William Steig, Rizzoli, 2017
dai 4 anni

Silvestro e il sassolino magico William Steig, Rizzoli, 2017 dai 4 anni

William Steig è stato un grande e prolifico illustratore. Dobbiamo a lui la storia di Shrek, diventata poi famosa grazie ai film animati della Disney. Con Silvestro e il sassolino magico vinse, nel 1970, la Caldecott Medal, un prestigioso premio che ogni anno viene consegnato dalla parte dell'ALA (American Library Association), che raccoglie le biblioteche per ragazzi, a un albo illustrato che si sia particolarmente distinto. Silvestro è un somarello che vive col babbo e la mamma e ama molto i sassi. Un giorno ne trova uno rosso in grado di esaudire i desideri. Sappiamo, da bravi lettori di fiabe, che esprimere desideri senza ragionare bene può portare risultati drammatici. Silvestro non presta sufficiente attenzione e si trova trasformato in una grossa pietra. I genitori lo aspettano, lo cercano, si disperano, piangono, sono tristissimi, si chiedono dove sia finito il loro figliolo. Il passare delle stagioni muta il paesaggio attorno alla pietra, ma non il dolore del babbo e della mamma. Mentre leggiamo ci chiediamo come farà il somarello a riprendere la forma animale che lo sottrarrà all'immobilità e lo restituirà ai genitori. Il finale ci fa sospirare di sollievo. La struttura narrativa segue il succedersi degli eventi in modo piano e questo, insieme alla gradevolezza delle illustrazioni e alla capacità del testo di permettere a chi legge di articolare aspettative, rende accessibile un testo non breve, ma adatto a chi già da un po' ama ascoltare le storie.