copertina di A monster calls
Patrick Ness, da un soggetto di Siobhan Dowd, Walker Books, 2011 
in lingua inglese
Dagli 11 anni

A monster calls Patrick Ness, da un soggetto di Siobhan Dowd, Walker Books, 2011 in lingua inglese Dagli 11 anni

“Stories are the wildest things of all. Stories chase and bite and hunt”. Credete anche voi, come Conor, che questo sia solo quello che raccontano gli insegnanti? Se avrete il coraggio di leggere questo libro, cambierete idea, come lui. Quando una notte, alle 12.07, il grande albero sul camposanto di fronte a casa di Conor si trasforma in una creatura mostruosa e va a prenderlo, lui non ha paura, non di lui comunque, perchè ha visto di peggio. Sua madre è malata, le terapie l\'hanno resa debole e le hanno fatto perdere i capelli. La sua amica Lily l\'ha raccontato a tutti e da allora a scuola Conor sembra diventato invisibile, tranne per il bullo Harry, che l\'ha preso di mira. Il padre tornerà fra pochi giorni in America, dalla sua nuova famiglia, nella sua nuova casa in cui non c\'è spazio per Conor. E la nonna è tutto il contrario di come dovrebbe essere una nonna (porta tailleur pantalone sartoriali, si tinge i capelli e dice cose tipo “I sessanta sono i nuovi cinquanta”) e insiste a parlare del dopo. Ma il mostro tornerà, per raccontare a Conor tre storie, e poi sarà Conor a dover raccontare una quarta storia, la sua verità, quella che fa più paura. Le illustrazioni in bianco e nero di Jim Kay rendono le pagine di questo libro ancora più indimenticabili. Potete leggere anche la traduzione italiana: Sette minuti dopo la mezzanotte, Mondadori, 2012