cover of Acqua ferma. Riflessi dalle terre umide
Maciej Michno, Danio Miserocchi; illustrazioni di Valentina Gottardi

Acqua ferma. Riflessi dalle terre umide

Cocai Books, 2024
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dai 9 anni

Dopo Caduto e Lumen, un altro albo di divulgazione della casa editrice Cocai Books.

L’argomento trattato stavolta è la vita animale che trova il suo habitat naturale nelle zone umide: pozze, stagni, torbiere. Sono zone che “non hanno mai goduto di buona fama: malsane, insidiose o semplicemente d’intralcio; pericolose da attraversare, fonte di zanzare e malattie, spazio sprecato che potrebbe essere meglio usato a vantaggio dell’uomo.” Negli ultimi anni una maggior attenzione alla biodiversità ha fatto sì che venissero rivalutate.

In questo libro vengono presi in esame tutti quegli animali che vivono in queste zone: libellule, zanzare, anfibi come salamandre e tritoni, anuri cioè rospi e rane, ma anche molluschi e mammiferi come castori e toporagni. Attorno alle zone paludose poi troviamo tantissime specie di uccelli, tantoché sono fra le zone preferite dagli amanti del birdwatching. Nei ristagni di acqua dolce troviamo pesci rossi e carpe.

All’inizio del libro ci viene riferita una cosa davvero importante: “Ridurre le superfici asfaltate aiuta a rendere il terreno più permeabile e a trattenere la pioggia piovana, che potrà quindi evaporare, sarà a disposizione delle piante, alimenterà le falde sotterranee e scorrerà a valle poco per volta.”