V for vendetta
Nato nel: 1982 dalla matita di: David Lloyd dalla penna di: Alan Moore sulle pagine di: "Warrior”
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Torino, 001 edizioni, 2013 , Alan Moore: biographic ,
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Bologna, Linea Chiara, 2012 , Alan Moore: Storyteller,
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Firenze, Black velvet, 2011 , Le straordinarie opere di Alan Moore ,
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Latina, Tunue, 2006 , M for Moore: il genio di Alan Moore da V for Vendetta a Watchmen a Promethea,
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Milano, Rizzoli, 2006 , V for vendetta,
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Roma, Warner home video, 2006 , V per vendetta…In un non precisato futuro l'inghilterra, sotto il governo del tiranno Adam Sutler si è trasformata in un regime dittatoriale e repressivo. A Londra un combattente mascherato noto solamente come V, unico superstite di un campo di ricerca-lager utilizza sofisticate tecniche terroristiche col fine di destabilizzare la società totalitaristica che lo ha privato dell'identità. Troverà un'alleata nella sua lotta per la libertà nella giovane Evey che egli stesso salverà da una tentata violenza da parte degli uomini di Sutler ……Oltre la maschera e il costume V ha tutte le caratteristiche del supereroe: un'origine tragica che segna insolubilmente la sua psiche verso una missione idealmente macrocosmica, una metropoli totemica come culla delle sue gesta, un cast di comprimari che lo completano e certificano la giustezza della sua causa, un'arcinemesi speculare, delle abilità che lo rendono superiormente diverso da chiunque altro e sopratutto l'essere l'incarnazione di un'ideale sommo e oltreumano……Il covo di V che egli stesso chiama con arguzia "la galleria delle ombre" è un multitesto interculturale di pittura, scultura, musica, cinema, letteratura (in cui, finalmente, vengono assimilate anche le tavole dei fumetti), una Bat-caverna clandestina di tutto ciò che è bandito, che è anti-governativo e quindi ragionando nella contrapposizione taoistica supereroe/supercriminale tutto ciò che è "supereroico”. Il superpotere maggiore di V è la cultura, e questa va di pari passo alla sua predisposizione genetica alla sopravvivenza che ne fa, appunto un sopravvissuto, o meglio l'ultimo sopravissuto: proprio come Superman è "l'ultimo figlio di Krypton" V è l'ultimo figlio della cultura……Davanti al crollo del parlamento –monolite l'incarnazione totale del supereroe nel popolo, tutti portano la maschera ideologicamente personalizzante dell'eroe, V caratterizzato dal suo non essere nessuno, diventa tutti gli uomini. Vengono spontanee alla mente le parole del newyorkese sbigottito che scopre Peter Parker sotto la maschera dell'Uomo Ragno in Spider-Man 2 di Raimi: "E' solo un ragazzo…avrà l'età di mio figlio!" in parallelo con quelle con le quali Evey ricorda V : "…Era mio padre, mia madre, mio fratello, un mio amico”.Al cinema come nel fumetto non c'è niente di più umano del superumano...da: "Segno Cinema" n. 139 , Mauro Antonini,