Gli anni Sessanta, Settanta e Ottanta
Sullo scorcio degli anni ‘60-'70 escono: Saulo, romanzo pseudo-biblico di Miklós Mészöly, rappresentante del "nouveau roman"; Epepe di Ferenc Karinthy, una parabola kafkiana sull'ansia esistenziale vissuta nella realtà comunista e Breve storia dell'amore eterno di Szilárd Rubin, un classico della modernità comparabile alle opere di M. Kundera dello stesso periodo.
Questi romanzi confermano, da una parte, il contatto continuo con la cultura europea e, dall'altra, le tattiche per sfuggire alla censura comunista.
Negli anni ‘70 emerge come scrittore Imre Kertész, premio Nobel nel 2002, che torna spesso al tema dell‘Olocausto. Dal suo romanzo, Essere senza destino, fu tratto un film di Lajos Koltai nel 2005.
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Milano, Anfora, 2019 , Settembre 1972,
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Ferenc Karinthy, Tempi felici, Milano, Adelphi, 2016
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Ferenc Karinthy, Epepe, Milano, Adelphi, 2015
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Imre Kertész, Io, un altro. Cronaca di una metamorfosi, Milano, Bompiani, 2012
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Szilárd Rubin, Breve storia dell'amore eterno, Milano, BUR Rizzoli, 2011
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Milano, BUR Rizzoli, 2010 , Viaggio intorno al mio cranio,
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Imre Kertész, Dossier K., Milano, Feltrinelli, 2009
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Imre Kertész, Diario della galera, Milano, Bompiani Overlook, 2009
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Milano, Feltrinelli, 2007 , Storia poliziesca,
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Imre Kertész, Il secolo infelice, Milano, Bompiani Overlook, 2007
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Imre Kertész, Kaddish per il bambino non nato , Milano, Feltrinelli, 2006
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Milano, Feltrinelli, 2005 , Liquidazione ,
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Imre Kertész, Vessillo britannico, Milano, Bompiani, 2004
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Imre Kertész, Fiasco, Milano, Feltrinelli, 2003
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Milano, Feltrinelli, 1999 , Essere senza destino,
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Miklós Mészöly, Saulo, Roma, E/O, 1987