Effetti dei cambiamenti climatici sui giardini storici
Le colline sono il fondale di Bologna, che come molti hanno notato e scritto, da Goethe a Campana, si trova a diretto contatto con le prime propaggini dell'Appennino.
Nelle vedute che ritraggono la città sembrano quasi svolgere la funzione delle immagini evocative che i primi fotografi mettevano dietro le persone in posa.
Tanto che ai primi dell'Ottocento uno Stendhal ispirato dal chiaro di luna e piuttosto facile alla commozione si lasciava andare a una riflessione davvero lusinghiera per Bologna: "Contemplando quelle colline cariche d'alberi che si spingono fino alla città, rischiarate da quella luce silenziosa nel mezzo del cielo sfavillante, io trasalivo, e le lacrime mi venivano agli occhi. E mi capitava di dire per un nonnulla: Dio mio! Come ho fatto bene a venire in Italia!".
(Diverdeinverde. In giro per i giardini segreti di Bologna, Bologna, Fondazione Villa Ghigi, 2016, p. 15)
Per approfondire:
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Tiziano Costa, Verde antico. Giardini e prati di Bologna, Bologna, Costa, 2016
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Parchi e giardini della collina di Bologna, 1 carta topografica a cura della Fondazione Villa Ghigi, Bologna, Comune di Bologna, 2014
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Palazzi di città e palazzi di campagna. Il rapporto città campagna nel territorio bolognese, a cura di Roberto Scannavini, Bologna, Costa, 1998
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Parchi e giardini di Bologna. Una guida sul verde della città, a cura del Centro Villa Ghigi, Bologna, Compositori, 1996
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Diverdeinverde. In giro per i giardini segreti di Bologna, Bologna, Fondazione Villa Ghigi, 2016
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Roberto Scannavini, Raffaella Palmieri, La storia verde di Bologna. Strutture, forme e immagini di orti, giardini e corti, Bologna, Nuova Alfa, 1990