To become a flower a 70 anni dalla prima delle ‘Metamorphoses after Ovid’ di Benjamin Britten
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Per Ultimamusica. Musiche ‘inaudite’ di questo (e altri) secoli, In.Nova Fert racconta To become a flower.
Le Metamorfosi di Ovidio prendono consistenza sonora nei brani che Benjamin Britten ha scritto per il timbro fascinoso e versatile dell’oboe nel 1951. Ammirando la veste grafica che ne diede Pablo Picasso, scopriremo i grandi capolavori del ‘900 per oboe ascoltando Pan suonare la propria amata trasformata in flauto, la frenesia di Fetonte sul carro del sole, Narciso che ammira se stesso, il corteo del ribelle Bacco...
Il secolo breve a ben vedere non lo è stato poi così tanto, se al suo interno è riuscito a contenere espressioni artistiche lontane, diversissime tra loro e a volte addirittura contraddittorie, in ogni caso segnanti. E a distanza di vent’anni, il Novecento in musica si porge così ai nostri occhi, ma soprattutto alle nostre orecchie: un’epoca fremente, impetuosa, a tratti problematica e avvolta in una mitologia tutta da conoscere.
Ultimamusica. Musiche ‘inaudite’ di questo (e altri) secoli propone sei appuntamenti dedicati ai linguaggi, ai protagonisti, alle idee, alle curiosità e agli strumenti che contraddistinguono la contemporanea di oggi e del secolo appena passato.
È consigliato acquistare il biglietto in prevendita:
- presso il bookshop del Museo della Musica nei giorni di apertura
- online (con una maggiorazione di € 1,00) su www.midaticket.it.