Moira Ricci
L'artista di manifesto e segnalibro del decimo compleanno di Salaborsa
Moira Ricci è nata ad Orbetello nel 1977. Ha studiato alla scuola di fotografia Riccardo Bauer di Milano e all'Accademia di Belle Arti di Brera. Sperimenta sempre nuove tecniche e mezzi di comunicazione. Il suo lavoro si concentra sulla relazione fra sé e gli altri.
Qualche domanda a Moira Ricci:
Chi è Moira Ricci?
Nata e cresciuta fino a 18 anni in Maremma, vengo da una famiglia di contadini da generazioni. Quando ho sentito il bisogno di conoscere il mondo sono andata a studiare a Milano, che per quei tempi e per i miei, era lontanissimo. Ho studiato fotografia al C.F.P Bauer e, finito quello, all'Accademia di Belle Arti di Brera nella sezione di Comunicazione Visiva e Multimediale, ho fatto vari corsi e vari lavoretti per mantenermi la vita e gli studi (che ancora costavano poco). Poi, improvvisamente, una brutta esperienza mi ha catapultato fuori dal limbo paradisiaco che mi ero creata e mi ha fatto vedere le cose in modo diverso, spingendomi a cercare di farmi posto in quello che volevo fare veramente. Mi ritengo fortunata per aver fatto tante cose che mi piacciono e per aver imparato molto dalle mie esperienze.
Da dove sei partita per sviluppare il lavoro che hai donato a Biblioteca Salaborsa?
Sono partita da un lavoro che avevo già fatto per un' altra committenza e che era imperniato sulla solitudine, uno stato che conosco molto bene e cui mi sono ispirata come faccio di solito, partendo per le mie opere da personali o esperienze e stati d'animo. Penso però che vada bene anche per la biblioteca perchè è un luogo fatto di silenzio in cui le persone, leggendo o studiando, si isolano nel mondo immaginario che offre loro la lettura.
Come ti immagini l'utilizzo, la diffusione di questo tuo lavoro, di questa tua immagine attraverso manifesti, cartoline, segnalibri?
I segnalibri utilizzati nei libri e poi persi, le cartoline dopo essere attaccate al frigorifero con una calamita per un po' di tempo, messe in qualche cassetto o scatola e i manifesti arrotolati insieme agli altri.
Cosa in particolare ti tiene legata a Bologna?
A Bologna ho lavorato spesso ma per brevissimi periodi. Sono legata al Netmage perchè ho collaborato per sette edizioni e sono affezionata ad alcune persone che vivono in questa città.
Ora, quali idee ti stanno guidando? A quali progetti stai lavorando?
Ho da poco finito un lavoro che ho già mostrato e sto pensando ad uno nuovo che è ancora in via di definizione. Però preferisco sempre non parlare dei miei progetti perchè di solito li presento sempre in un modo che non corrisponde quasi mai all'opera finita.
Le biblioteche nella tua storia: hai qualche ricordo in particolare?
Fino alla fine del Liceo Artistico studiavo sempre a casa perchè stando in campagna potevo prendere l'unico pullman giornaliero che aveva un orario preciso, dunque non andavo mai in biblioteca a studiare ma neanche per prendere un libro da leggere a casa perchè leggevo poco. É da quando ho iniziato gli studi nelle scuole milanesi che ho preso l'abitudine di andare a fare ricerche nelle biblioteche, portando il materiale che m'interessava a casa.
Frequenti ancora le biblioteche per cercare informazioni, testi e altro materiale utile per il tuo lavoro?
Si, mi ritrovo spesso in biblioteca a fare ricerca. La biblioteca di Grosseto ad esempio è stata di grande aiuto per un mio lavoro del 2009, Da Buio a Buio, in cui racconto con le immagini e gli oggetti quattro leggende popolari dei luoghi dove sono cresciuta. Ma non solo, a me piace andare per biblioteche anche solo per dare un'occhiata, e se la biblioteca mi piace finisco sempre per tesserarmi. Ho le tessere di sei biblioteche italiane, tra cui Biblioteca Salaborsa.
Cosa vorresti trovare in biblioteca che ora non c'è?
Sicuramente in una biblioteca come Salaborsa o come quella di Prato, quello che c'è è abbastanza per me. Mentre nelle biblioteche di molte città vorrei trovare tutto quello che manca per far venir voglia di starci.
Ti piace leggere? Cos'è per te la lettura?
Mi piace moltissimo. Soprattutto quando il libro mi coinvolge a tal punto da estraniarmi dalla realtà.
Tre libri, tre film, tre cd che consigli.
Libri:
L'arte della gioia di Goliarda Sapienza
Vita di P di Yann Martel
La camera chiara di Roland Barthes
Film:
Il nastro bianco di Michael Haneke
Perdona e dimentica di Todd Solondz
Bad Guy di Kim-ki Duk
Cd:
James Pants di James Pants
The Further Adventures of Lord Quas di Quasimoto
P**n Sword Tobacco di Porn Sword Tobacco