Milo Manara

Milo Manara

Nel segno di un grande maestro

Maurilio Manara (in arte Milo), nasce il 12 settembre 1945 a Luson (Bolzano), è uno degli autori italiani più conosciuti e pubblicati all'estero. Ha frequentato il liceo artistico, in seguito la Facoltà di Architettura a Venezia.
Prima di avvicinarsi al fumetto, si è dedicato alla pittura e alla pubblicità. Ha cominciato grazie all'amico Mario Gomboli che lo propone all'editore Furio Viano, Manara realizza il suo primo lavoro nel 1969 con il fumetto  Genius, uno dei tanti fumetti neri sulla scia di Diabolik. I suoi lavori per Genius sono notati da Renzo Barbieri fondatore della storica EdiFumetto, (proprietario insieme a Giorgio Cavedon delle edizioni ErreGi). Collabora per la ErreGi con alcune storie, prima di pubblicare Jolanda de Almaviva.
Le avventure di Jolanda de Almaviva pubblicate su albi distribuiti in edicola dall'ottobre 1970 all'agosto 1974, sono storie avventuroso-erotiche di pirati e filibustieri. I testi di Roberto Renzi e Gaburro & Gramegna s'ispirano al personaggio di Jolanda, la figlia del Corsaro Nero ideata da Emilio Salgari. In quel periodo, lavora anche sugli albi Telerompo, con storie incentrate sulla satira televisiva scritte da Silverio Pisu, suo futuro collaboratore di alcuni importanti fumetti (Lo scimmiotto e Alessio, il borghese rivoluzionario). Nel 1974, Milo Manara approda al Corriere dei Ragazzi collaborando con Mino Milani. La prima storia di Manara per il Corriere dei Ragazzi è La rivincita della Morte scritta da Andrea Mantelli, che fa parte dei cosiddetti "fumetti di cronaca" tra i primi esempi di Graphic Journalism nostrano che diverrano negli anni a seguire, un genere assai seguito nel fumetto. Manara realizza storie brevi per queste serie, sui testi di Mino Milani, disegna alcuni degli episodi di Dal nostro inviato nel tempo Mino Milani, poi la storia Quella notte del 1580, scritta sulla figura del soldato veneziano Gerolamo Polidori. Manara illustrerà tutti gli episodi di una nuova serie ideata da Milani, La parola alla giuria, sottoforma di processo, usciti fra il 1975 ed il 1976. Fra le grandi personalità che costituiscono gli "imputati" troviamo il generale Custer, Attila, Nerone, Robespierre o Elena di Troia. Collabora per un breve periodo anche con Corrier Boy, vi disegna il personaggio di Chris Lean, protagonista di un fumetto poliziesco, testi di D'Argenzio. Nel 1976, insieme allo sceneggiatore Silverio Pisu, dà vita ad un fumetto, Lo scimmiotto. Personaggio ispiratosi alla letteratura fantastica cinese, lo scimmiotto Sun Wu-Kung è una chiara metafora di Mao e del popolo cinese, nel clima di quegli anni del 68'. In quest'opera Manara torna a disegnare le sue affascinanti figure femminili, nel contesto di un'avventura impegnata politicamente e di profondo umorismo. L'importanza di questa opera è chiara nella sua collocazione, infatti Lo scimmiotto è ospitato su alterlinus, sorella minore del prestigioso mensile linus. La stessa coppia Manara-Pisu darà poi vita ad una nuova avventura, Alessio il borghese rivoluzionario che viene pubblicato su alteralter (nuovo nome dato alla rivista alterlinus) a partire dal novembre 1977. Dopo Lo Scimmiotto lavora anche per il mercato Francese, realizzando per l'editore Larousse alcuni episodi della "Storia di Francia a Fumetti". Nello stesso periodo collabora a La storia d'Italia a fumetti, scritta da Enzo Biagi. La sua fama è consolidata oltre confine, così a partire dal 1978 Manara si trova a collaborare anche con la storica rivista francese A' suivre edita da Casterman dove nasce il suo alter ego fumettistico, ovvero Giuseppe Bergman. Per A' suivre infatti realizza l'opera H.P. e Giuseppe Bergman, dove H.P. sta per Hugo Pratt, Il "Maestro" fonte di preziosi consigli per la sua attività. Quindi H.P. e Giuseppe Bergman cresce all'ombra di Pratt, che fa più volte la sua comparsa nel racconto come guida a Giuseppe Bergman. La storia nasce dalla ribellione di G. B. all'idea di una vita banale e dalla ricerca dell'avventura a tutti i costi, che lo porterà in giro per il mondo. In quanto alter ego fumettistico dell'autore, il personaggio di Giuseppe Bergman lo ritroveremo in altre pubblicazioni, visititando luoghi tra i più affascinanti al mondo. Manara realizza anche un volume della collana Cepim (Sergio Bonelli Editore) Un uomo un'avventura nel 1978. Si tratta de L'uomo delle nevi, racconto fantastico scritto da Alfredo Castelli (creatore di Martin Mystere) che narra gli esiti di una spedizione sull'Himalaya alla ricerca dello Yeti. Giuseppe Bergman riappare in Un autore in cerca di sei personaggi, del 1980, e poi in Dies irae, del 1982, con le storie che sono identificate come Le avventure africane di Giuseppe Bergman pubblicate in un'unica avventura. Nel 1981 L'uomo di carta (o Quattro dita) scritta e disegnata dall'autore, un fumetto western realizzato su richiesta dell'editore francese Dargaud. In Italia il fumetto è pubblicato dalla neonata rivista Pilot. Manara racconta una avventura ricca di umorismo, dalla parte degli indiani. L'erotismo è appena accennato nel personaggio dell'indiana Coniglia Bianca. Nel 1982 si trova a collaborare anche con la rivista per adulti Playman che gli commissiona un fumetto erotico (il nome di Manara viene fatto da Vincenzo Mollica). L' autore è così libero di esprimere un erotismo trasgressivo e fuori dagli schemi. Nasce la sua opera più nota e venduta, Il gioco, in cui smaschera le ipocrisie borghesi. Centro della storia Claudia Cristiani, donna dell'alta società che si ritrova succube d'impulsi sessuali, causa è una misteriosa scatoletta che ne libera gli istinti. Assistiamo a continui cambiamenti ed al suo irrefrenabile desiderio di esibirsi ad ogni gioco sessuale con chiunque ed ovunque. Il successo di quest'opera è travolgente, così Manara realizza ben tre volumi in cui la protagonista si ripresenta sfrenata, pronta alla più assoluta frenesia sessuale. Anche in queste storie Manara inserisce critiche sociali, dallo sfruttamento ambientale e dei popoli diseredati, alla corruzione dei politici. Il gioco 2 appare nel 1991 sulle pagine della rivista Totem. In questo secondo episodio il "cattivo" di turno, possessore della nota scatoletta, si chiama Faust. Nel 1993 è la volta de Il gioco 3, torna il personaggio di Faust mentre l'affascinante Claudia si ritrova in Amazzonia fra cercatori d'oro e fanatici religiosi che vedono nel sesso la formula per essere in contatto con l'universo. Il quarto episodio, Il gioco 4 realizzato nel 2001, per stessa ammissione dell'autore non ha la leggerezza degli altri.
Il gioco viene tradotto, in molte lingue, fra cui il francese. Il titolo dell'edizione francese è Le declic. Il successo enorme del fumetto, diverrà anche un film intitolato appunto Declic diretto da Jean-Louis Richard ed interpretato da Florence Guerin. Nel 1983 nasce la rivista Corto Maltese, vi appare una delle più straordinarie opere di Milo Manara, Tutto cominciò con un'estate indiana, i testi sono di Hugo Pratt. Il successo dell'edizione francesce su L'echo des savanes de Il gioco, da vita a un nuovo lavoro per l'editore e così che nel 1986 nasce il fumetto Il profumo dell'invisibile. Conosceremo uno dei personaggi di Manara più amati, la dolce Miele. Nata per Il profumo dell'invisibile e poi nelle brevi Candid Camera. Anche di questo fumetto si avrà un seguito, Il profumo dell'invisibile 2, la protagonista della nuova avventura non sarà più Miele bensì un personaggio meno solare e negativo, Bruna. Numerose sono le storie brevi realizzate, soprattutto nei primi anni della sua carriera. Oltre alla serie di storie Candid Camera (pubblicate su Comic Art nel 1988), avremo diverse storie varianti nei temi e nello stile, da quelle più erotiche come la maliziosa Il diario di Sandra F. e la fantascientifica Fone o l' omaggio a Pratt avuto con Dedicato a Corto Maltese. Le storie sono realizzate per varie riviste, da Orient Express a Frigidaire nel 1982.
Vincenzo Mollica è l'intermediario fra Manara ed un altro grande artista per un nuovo progetto a fumetti. Il maestro in questione è Federico Fellini. L'idea di scrivere un soggetto per Manara piace a Fellini che adatta ben due storie pensate per il cinema e mai realizzate: Viaggio a Tulum del 1986, pubblicato a puntate sulla rivista Corto Maltese, ambientato in Messico, avrà come protagonsita disegnato il compagno di tanti suoi film, Marcello Mastroianni (sarà presente lo stesso Mollica fra i personaggi) ed Il viaggio di G. Mastorna detto Fernet (adattato nel 1992 sulle pagine della rivista Il Grifo n. 15) che avrà come protagonista Paolo Villaggio. Il viaggio di G. Mastorna è scritto per il cinema da Fellini nel 1965 e mai realizzato, così come non riesce anche l'edizione a fumetti perché viene edita un'unica storia, che rappresenta l'inizio delle avventure. In entrambe queste opere Fellini (anch'egli disegnatore di fumetti) si dedicherà alla realizzazione degli storyboard a cui si ispirerà Manara per la sua produzione. Nel 1987 è la volta di Sognare forse..., che riporta il personaggio di Giuseppe Bergman in quelle che sono le sue Avventure orientali. Il fumetto si svolge in luoghi realmente visitati dall'autore e da lui fotografati. Alla prima apparizione del fumetto sulle pagine della rivista Corto Maltese si osservano alcune delle foto che fanno da sfondo alle avventure dei personaggi. Nel 1991, sulle pagine della rivista Il Grifo, rinasce la storica collaborazione di Manara con Pratt per una nuova avventura di respiro storico-avventuroso. Ambientata ai primi del '900 in Argentina si intitola El Gaucho. La protagonista femminile del fumetto, si chiama Molly Malone. La pubblicazione di El Gaucho su Il Grifo prosegue fino al 1994.
Gulliveriana, del 1995, nasce a puntate per essere ospitato sui primi numeri della rivista di viaggi Gulliver. Il fumetto prende ispirazione dal capolavoro di Jonathan Swift I viaggi di Gulliver. L'opera ha già avuto un suo adattamento a fumetti da un altro grandissimo autore erotico italiano, "I viaggi di Bianca" di Guido Crepax.
Con Appuntamento Fatale, conosciuto anche come Ballata in Si Bemolle, del 1997, l'erotismo è un marchio di fabbrica. La storia racconta una vicenda di usura e le numerose scene erotiche, riguardano situazioni di violenza e di sopruso.
Kamasutra del 1998, si tratta di una serie di illustrazioni realizzate per un cd-rom multimediale. Nel 1999 Manara adatta liberamente L'Asino d'oro di Lucio Apuleio, in seguito viene inserito in una collana sui classici della letteratura a fumetti dalla casa editrice francese Humanoides Associes (l'editore di Metal Hurlant). Nel 1999 torna ad occuparsi del suo personaggio-chiave ovvero di Giuseppe Bergman con una nuova avventura, A riveder le stelle. Il titolo richiama La Divina Commedia di Dante Aligheri mentre la trama ripercorre una sorta di storia dell'arte in una continua citazione di dipinti celebri. Nel 2000, con Tre ragazze nella rete, l'autore affronta il mondo di internet, popolate di ragazze discretamente disinibite. Rivoluzione, realizzato nel 2000, affronta l'invadenza e i rischi manipolatrici della televisione. In Fuga da Piranesi, del 2002, riprende la fantascienza, parlando della manipolazione delle persone in una società corrotta, in cui l'aspetto erotico continua ad avere un ruolo importante. Del 2002 è Il pittore e la modella, viaggio nella storia dell'arte nel corso dei secoli, pone al centro le modelle ritratte in quadri famosi ed al loro rapporto con gli artisti. L'arte di Manara non sfugge agli americani così la DC Comics lo chiama a collaborare per l'etichetta Vertigo con il grandissimo Neil Gaiman per un episodio di Sandman. Si tratta dell'episodio Desiderio pubblicato nel volume Notti eterne, in cui sono presenti 7 storie realizzate da 7 grandi artisti, dedicate a Morte, Desiderio, Delirio, Sogno, Disperazione, Distruzione e Destino.
Torna Giuseppe Bergman nelle sue avventure metropolitane. Nel 2004 ispiratosi ad uno dei suoi grandi amori letterari, realizza L'Odissea di Bergman, in cui riprende alcuni momenti del capolavoro di Omero, insistendo sulle consuete divagazioni erotiche. L'Odissea di Bergman rappresenta la sesta, avventura di Giuseppe Bergman realizzata da Milo Manara. Del 2004 è un'altra collaborazione con un maestro del fumetto, Il grande artista è Alejandro Jodorowsky. l'opera che si narra è l'epopea de I Borgia, le vicende storiche e le loro perversioni. Dal 2004 ad oggi sono stati pubblicati 4 volumi dedicati ai Borgia. Nel 2006, con il fumetto Quarantasei, l'autore torna al semplice fumetto d'evasione in una storia dedicata all'asso dello sport Valentino Rossi. Nel 2009 torna in America con la Marvel, in un progetto riguardante le ragazze degli X-Men scritto da Chris Claremont. Il volume s'intitola Ragazze in fuga. Manara ha lavorato con tutte le principali testate a fumetti italiane (ed internazionali): alterlinus, Frigidaire, Corto Maltese, Totem, Comic Art, Pilot e molte altre. Le nuove storie dell'autore sono di Mondadori che le pubblica con regolarità in eleganti volumi cartonati e ripropone le storie più vecchie nella collana Oscar. Nel 2006 compare "Manara - Le opere" un' iniziativa editoriale de ilSole24Ore che pubblica in 24 volumi una vasta selezione delle opere di Manara, con inserti critici e illustrazioni. Oltre alle grandi opere classiche la collana ospita rari lavori degli esordi, da Jolanda de Almaviva ai racconti pubblicati sul Corriere dei ragazzi. Tra le sue ultime pubblicazioni citiamo: Caravaggio: la tavolozza e la spada per la Panini Comics nel 2015, Il volume è il primo di una serie sulla vita di Michelangelo Merisi, detto il "Caravaggio". Il suo lavoro nei fumetti, si arrichisce col suo lavoro di illustratore, la cui vasta produzione contempla innumerevoli disegni, illustrazioni, locandine cinematografiche (per Fellini e Pedro Almodovar), e dai suoi portfolio, alcuni tratti dalle sue opere (come Il gioco o L'estate indiana).

La bibliografia è stata realizzata in occasione della mostra Nel segno di Manara. Antologica di Milo Manara che si è tenuta dal 22 settembre 2017 al 21 gennaio 2018 nello storico Palazzo Pallavicini di Bologna riaperto per l’occasione. La mostra retrospettiva, curata dal Direttore di COMICON Claudio Curcio e promossa dal gruppo Pallavicini S.r.l, ha proposto un percorso espositivo di circa 130 opere.