copertina di L'affaire Moro
Leonardo Sciascia

L'affaire Moro

con aggiunta la relazione parlamentare
Mondolibri, 2008,
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Scritto a caldo nel 1978, questo libro non ha che guadagnato con gli anni. Mentre, in una nobile gara di codardia, i politici italiani, nonché i giornalisti, si affannavano a dichiarare che le lettere di Moro dalla prigionia erano opera di un pazzo o comunque prive di valore perché risultanti da una costrizione, Sciascia si azzardò a leggerle, con l’acume e lo scrupolo che sempre aveva verso qualsiasi documento. Riuscì in tal modo, sulla base di quelle lettere, a ricostruire una intelaiatura di pensieri, di correlazioni, di fatti che sono, fino a oggi, ciò che più ci ha permesso di capire, o di avvicinarci a capire, un episodio orribile della nostra storia. Presentando il libro nella sua ultima edizione (1983), Sciascia scriveva opportunamente «questo libro potrebbe anche esser letto come “opera letteraria”. Ma l’autore – come membro della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla “affaire” – ha continuato a viverlo come “opera di verità” e perciò lo si ripubblica (non più col rischio delle polemiche, ma del silenzio) con l’aggiunta della relazione di minoranza (di assoluta minoranza) presentata in Commissione e al Parlamento.