
Jiro Taniguchi, In una lontana città, Bologna, Coconino press, 2002
Un adulto viaggia nel tempo e si ritrova nel suo corpo di adolescente. Hiroshi Nakahara ha 48 anni. La sua è un'esistenza ordinaria, senza sussulti o emozioni particolari. In un giorno come tanti, senza nemmeno rendersene conto, sale su un treno diretto al suo paese natale. Si risveglierà in una città lontana nel tempo, in un corpo ringiovanito, ma con i ricordi, le conoscenze e la consapevolezza di un uomo di mezza età. Taniguchi ci trascina in un'avventura onirica, ma saldamente ancorata alla realtà dell'animo umano. Un racconto universale e senza tempo, narrato in maniera superba sia dal punto di vista della sceneggiatura, lieve e struggente allo stesso tempo, che dal punto di vista del disegno, raffinato e dettagliato fino all'estremo.