Jirô Taniguchi, I guardiani del Louvre, Milano, Rizzoli Lizard, 2016
il protagonista (alter ego dell’autore) è un illustratore che, sul finire di un viaggio di gruppo per l’Europa, si concede una giornata solitaria a Parigi per visitare il Louvre.
Entrato nelle sale del museo, comincia un viaggio onirico tra passato e presente, tra la moltitudine di storie custodite in ogni opera d’arte. La narrazione procede lenta: nessun colpo di scena, ma un’atmosfera contemplativa carica di emotività, che pervade ogni cosa. L’intenzione di Taniguchi è evidente: omaggiare l’arte, fonte e custode d’emozioni, attraverso la vita e le opere dei grandi del passato.