In Controluce 2024

@ Teatro Auditorium Manzoni
4 dicembre 2024, 20:30
copertina di In Controluce 2024

Percorsi d’Opera, tra arte e storia

Un racconto di personaggi e temi storici restituiti alla loro essenza e realtà in un viaggio per immagini e musica con le narrazioni di ospiti come Giovanni Carlo Federico Villa, Stefano Bolognini, Giovanni Bietti, Laura Pepe, Alessandra Necci, Alessandro Vanoli e Alessandro Solbiati. La rassegna In Controluce - Percorsi d'Opera tra arte e storia, a cura di Barbara Abbondanza, è realizzata dal Teatro Comunale di Bologna in collaborazione con Innovio.

Di seguito il calendario degli appuntamenti:

Venerdì 19 gennaio 2024
Manon Lescaut 
UNA "PURA PASSIONE", TRA DESIDERIO E TRAGEDIA

Stefano Bolognini, Giovanni Carlo Federico Villa, Luca Baccolini 
“Pura passione”: così il trentacinquenne Giacomo Puccini definiva la sua terza opera, la voluttuosa e tragica Manon Lescaut, la messinscena di una donna incapace di rinunciare, una donna sempre in bilico tra desideri opposti e inconciliabili. Uno psicanalista e uno storico dell’arte ne inseguiranno archetipi ed eredi in un viaggio tra arti visive, letteratura e musica, all’eterna ricerca delle femmes fatale.

Mercoledì 14 febbraio 2024
Il Trovatore
CORTIGIANI E CAVALIERI, DELIRI E VENDETTE

Giovanni Bietti, Giovanni Caro Federico Villa
Gitani, cortigiane e cavalieri innamorati. il delirio e la famiglia a suggerire il carattere e l’idea di una nazione nella musica e parole del Verdi che “Diede voce alle speranze di tutti. Pianse ed amò per tutti”. L’amore e la morte, le passioni e la gelosia, la vendetta e il furore che fanno da sfondo a un’umanità snaturata dalla passione e redenta dalla rinuncia e dal dolore si faranno parole e immagini tra Medioevo e Romanticismo.
Il mezzosoprano Benedetta Mazzetto, impegnata nelle recite del Trovatore nella parte di Ines (al Comunale Nouveau dal 18 al 25 febbraio), interpreterà nella serata di In Controluce le due celebri arie di Azucena, "Stride la vampa" e "Condotta all'era in ceppi".

Mercoledì 6 marzo 2024
Dido and Æneas - Die Sieben Todsünden
"LA DISTRUZIONE È IL NOSTRO PIACERE"

Laura Pepe, Giovanni Carlo Federico Villa e Guido Giannuzzi
Due opere – Dido & Aeneas di Henry Purcell e Die Sieben Todsunde di Kurt Weill – i tempi della mitologia e le profezie sulla contemporaneità. L’immagine della città nel suo farsi – dall’Enea profugo di Troia destinato a edificare Roma lasciando macerie in Cartagine e Didone – e i peccati capitali di una società borghese che cresce e si manifesta in un mondo dello spettacolo nutrito di invidia e maldicenza. Un viaggio lungo i millenni inseguendo l’animo umano e i suoi primordiali impulsi. La serata è corredata dall'esecuzione di due pagine musicali di Kurt Weill: il tango-habanera "Youkali" e la "Ballata della schiavitù sessuale", quest'ultima dall'Opera da tre soldi su testo di Bertolt Brecht, interpretate dal soprano Anna Cimmarrusti accompagnata al pianoforte da Amedeo Salvato. 

Venerdì 5 aprile 2024
Macbeth
A CHE PUNTO È LA NOTTE?

Alessandro Vanoli, Giovanni Carlo Federico Villa, Stefano Bolognini
La paura dell’ignoto e la paura del buio, l’invenzione moderna delle streghe e l’immaginario contemporaneo nella devastazione del Potere. La grafica di William Blake e Gustave Doré a influenzare generazioni intere, lo sguardo di “folgore” e la parola di “tuono” del pennello di Johann Füssli per inseguire i temi sempiterni dell’ambizione umana, della sete di potere e delle conseguenze del male. La serata è corredata dall'esecuzione di due pagine tratte dal Macbeth verdiano: il tenore Cristobal Campos canterà l'aria di Macduff "Ah la paterna mano" e il basso Kwangsik Park l'aria di Banco "Come dal ciel precipita". Al pianoforte Giorgio D'Alonzo. 

Mercoledì 15 maggio 2024
Don Giovanni
L'AMBIGUITÀ DI UN'EVANESCENZA

Giovanni Bietti e Giovanni Carlo Federico Villa
“Chi sono io tu non saprai”: Don Giovanni è la fusione dei generi, un mito senza tempo rielaborato innumerevoli volte e in diverse epoche, capace di affascinare filosofi, poeti e musicisti, da Kierkegaard a Byron e Baudelaire, da Rossini a Wagner e Čajkovskij. La gioia di vivere e del piacere sensuale unita all’intelligenza al servizio dell’inganno. È il desiderio di conquista che non può essere mai sopito. 

Lunedì 21 ottobre 2024
Carmina burana
INVENTANDO IL MEDIOEVO
con Patrizia Bovi e Giovanni Carlo Federico Villa
“Tutto ciò che ho scritto finora, e che è stato pubblicato, può essere distrutto. I miei lavori iniziano con i Carmina Burana” dichiara Carl Orff. E il brano più celebre – O fortuna – diverrà protagonista della cultura popolare dagli anni Ottanta del Novecento: colonna sonora per film quali Excalibur o The Doors e poi deflagrante in spot pubblicitari e cartoni animati. Segnando la rivoluzione sonora dei Carmina Burana e la ricezione contemporanea di un medioevo fantastico, oltre a consentire una riflessione che spazia dalla goliardia del XIII secolo al music revival. Sempre coscienti dell’inesorabile fato che governa tanto gli dei quanto i mortali.

Lunedì 11 novembre 2024
Werther
NELL'INTROSPEZIONE DI UN AMORE

Alessandra Necci e Giovanni Carlo Federico Villa
Costruire un amore giorno per giorno, con piccoli gesti e frammenti di quotidianità condivisa. Il sentimento romantico, irraggiungibile, eccessivo che si fa concreto e tangibile, il sogno che diviene realtà quando si ha il coraggio di rischiare e superare ogni fragilità umana. Il sentimento del sublime dei paesaggi di Friedrich e la passione della pittura romantica, l’impeto dello Sturm und Drang e il preludio delle Avanguardie nelle note al passaggio tra i secoli.

Mercoledì 4 dicembre 2024
Pagliacci
IL GRAN TEATRO DELLA VITA

Stefano Bolognini, Giovanni Bietti e Giovanni Carlo Federico Villa
“Il teatro e la vita non son la stessa cosa”: ma tra finzione e realtà, lo sdoppiamento di quest’ultima può portare a fondere vita e teatro, a confonderle e specchiarsi tra loro. Le roventi passioni di un mondo “basso” e popolare, il “colore locale” interpretati quali forma di esotismo negli anni della critica sociale di Verga e Zola, in un’intuizione modernissima, anticipatrice di tante tendenze artistiche e letterarie novecentesche. 
Ad arricchire la serata anche due pagine di Pagliacci nell’interpretazione degli allievi della Scuola dell’Opera del TCBO: "Qual fiamma avea nel guardo", l’aria di Nedda, è cantata dal soprano Anna Cimmarrusti, protagonista, insieme al baritono Hosung Lee, anche nel duetto "Nedda! Silvio!...E allor perché", con l’accompagnamento al pianoforte di Claudia D'Ippolito.
Info: www.tcbo.it/eventi/in-controluce-pagliacci


ore 20.30

Biglietti in vendita su TicketSMS, come indicato per ogni appuntamento nel sito del Teatro Comunale. Info: www.tcbo.it