Gipi, Unastoria, Bologna, Coconino Press, 2013

Gipi ci racconta una storia di profondi sentimenti, cupi e disperati, interrotta da scorci di paesaggi abbaglianti. La vicenda si sviluppa su due piani distinti: il primo è quello attuale dello scrittore Silvano Landi, colpito da una schizofrenia improvvisa. Tenuto sotto controllo medico, non fa altro che disegnare un enorme albero ed una stazione di servizio, frammenti di un passato da decifrare. Il secondo piano è quello del suo bisnonno, soldato in trincea durante la prima guerra mondiale, che si aggrappa a tutto pur di sopravvivere alla violenza assurda della guerra. Con una forza espressiva unica, sia nel rigore del bianco e nero che nell'esplosione dei colori, e una cattiveria sincera, accompagnata da un umorismo feroce e tagliente, questo romanzo ci racconta una caduta nell'abisso, dal quale però ci si può rialzare.