Bau miao cip-cip Cucile Boyer, Franco Cosimo Panini, 2011 Dai 4 anni
Finalmente è stato tradotto questo libro che riesce a narrare di un cane, di un gatto, di un uccello senza che le immagini ci mostrino zampe, ali o code. Il libro ha molti pregi. Innanzitutto è piacevole al tatto, la carta su cui è stampato è spessa e morbida, le immagini, che ricordano l’illustrazione russa degli anni Venti, sono estremamente narrative, la composizione delle pagine è impeccabile. Una domanda apre il testo “Che differenza c’è fra un cane un gatto e un uccello?” Le pagine che seguono rispondono a questo interrogativo informando chi legge dei diversi luoghi in cui ai tre piace stare, delle loro differenti azioni, preferenze, attività, peculiarità, vediamo, fra le altre cose la poltrona su cui ama stare il gatto, il muro su cui il cane fa la pipì, i fili della luce su cui l’uccello si posa. Testo e immagine conducono una narrazione sostenuta da un bel ritmo, ma l’elemento forte, quello che rende il libri diverso dagli altri e fa sorridere grandi e piccoli è il fatto che il cane, il gatto e l’uccello siano rappresentati dalle lettere che compongono il loro verso: bau, miao, cip-cip. Sono quindi insiemi di lettere quelle che vediamo muoversi sulla pagina. Lo stupore si rinnova a ogni illustrazione e il divertimento scaturisce dal verificare i vari espedienti utilizzati dall’illustratrice per rendere al meglio ogni situazione: la parola miao adagiata fra i cuscini, le lettere che compongono bau accostate in verticale o in orizzontale per rendere le posizioni del cane, i cip-cip sui fili della luce. Il libro non rinuncia nemmeno al colpo di scena finale: “A volte capita che i tre si incontrino. E allora?”