Yoshiharu Tsuge, Il giovane Yoshio, Bologna, Canicola, 2018
Filo conduttore di tutta la storia è l’evoluzione del rapporto tra l’uomo e il suo lavoro, soprattutto in una realtà di povertà assoluta dove le meccaniche familiari vengono invertite: i figli spesso portano in casa il salario più alto (l’unico, la maggior parte delle volte). Il giovane Yoshio è un’immersione profonda nella miseria senza via uscita, quella che circonda l’uomo e lo corrode fino a penetrare in profondità nella sua anima. Con questi racconti, Tsuge pesa parole e immagini con molta attenzione per trasmettere posizioni critiche sempre molto taglienti verso la realtà, ma soprattutto verso se stesso.