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Mino Milani, Aldo Di Gennaro, Il maestro, S.l, Nona arte, 2017

Una serie italiana tra Dottor Strange e Dottor Who...Il Maestro fa parte della seconda ondata di personaggi del Corriere dei Ragazzi. Esordisce infatti sul numero 7 del 1974, numero che segna il primo rinnovamento della rivista e la comparsa di nuove serie: insieme ad essa debuttano le rubriche Zoom, Il rubricone e Come dove quando perché?; I Postorici, “cronache del mondo dopo la guerra termonucleare inventate di sana pianta da Luciano Bottaro”. Il Maestro è un uomo misterioso, che vive in una villa a sud di Los Angeles insieme a un maggiordomo, Astor, e alla gatta Nardy. Di lui sappiamo solo che si chiama Maximus. Nelle storie non si fa alcuna menzione della sua professione o della sua provenienza. È un esperto di occulto, dotato di poteri paranormali, ma non sappiamo come li abbia acquisiti. Collabora con la polizia su richiesta del tenente Velda Morris, con cui intrattiene una relazione amorosa, ma non è un investigatore privato. Il Maestro c’è ed è così come lo vediamo in scena, punto. L’alone di mistero che lo circonda serve ovviamente a renderlo più affascinante, ma anche più flessibile per le necessità delle storie. Le sue capacità paranormali non vengono mai analizzate e Milani ricorre di volta in volta a nuovi poteri per permettere al suo protagonista di risolvere la situazione. Il Maestro può levitare, trasmettere il pensiero, mettersi in contatto telepatico con persone lontane, diventare intangibile, ipnotizzare i suoi nemici, modificare il clima, entrare nei dipinti… Tutto questo senza dover pronunciare parole magiche o evocare divinità provenienti da altri mondi.