Fuoco sul monte senza testa
dai 12 anni
C’è solo una strada che attraversa la valle del fiume Bigfoot, una terra montuosa, selvaggia, impervia, circondata da boschi battuti da animali feroci e, secondo alcune leggende, anche dai Sasquatch, creature alte più di tre metri, metà uomo e metà scimmia. É l’unica via di comunicazione per raggiungere Little Lost Lake, una località che Virgil, quasi dodicenne, conosce molto bene perché vi ha trascorso ogni estate, con la sua famiglia. É lì che ha imparato come depurare l’acqua per renderla potabile, come accendere un fuoco, come orientarsi nella foresta. Tutti insegnamenti di sua madre, docente di scienze ed esperta escursionista.
Questa volta però è diverso. Questa volta sono solo in tre ad attraversare la valle a bordo del vecchio camper “Rusty”: Virgil, sua sorella più grande Kaitlyn e suo fratello, diciannovenne, Joshua. Il padre non se l’è sentita di accompagnarli. E loro non stanno andando in vacanza ma devono raggiungere il lago per spargere lì le ceneri della madre.
Nel bel mezzo del percorso una tempesta di fulmini scatena un gigantesco incendio sul monte che sovrasta la valle e il camper si ferma, in avaria. Virgil, Kaitlyn e Joshua si ritrovano bloccati in una zona dove non passa anima viva e i cellulari non prendono. Le scorte di cibo e di acqua scarseggiano, l’incendio avanza sempre più velocemente intorno a loro e strane urla giungono di notte dalla montagna.
Dopo The skeleton tree, lo scrittore canadese Ian Lawrence torna con una nuova avventura che tiene con il fiato sospeso dalla prima all’ultima pagina e che ameranno le lettrici e i lettori a cui piace leggere di esperienze di sopravvivenza, di natura selvaggia e di ragazze e ragazzi che non si perdono d’animo.