Emil Ferris, La mia cosa preferita sono i mostri. Libro primo, Milano, Bao Publishing, 2018
Karen vive a Chicago con la madre e il fratello Deeze, ama l’arte e i film e i fumetti dell’orrore. Un giorno tornando da scuola apprende che la vicina di casa, Anka, una sopravvissuta dell’Olocausto, è morta: si addentra quindi in un’indagine personale alla ricerca delle motivazioni ultime dell’assassinio della donna. La trama è composta da due filamenti principali che come il DNA si intersecano e si sovrappongono, collaborano alla creazione di un ritmo ben gestito, affidandosi da una parte alla quotidianità di Karen, che si dipinge come un lupo mannaro al primo stadio di trasformazione e dall’altra al racconto della vita di Anka, una donna bellissima segnata da profonde ferite nell’animo.