Cecoslovacchia. Dal '68 alla Rivoluzione di velluto
Sono passati trent'anni dalla caduta del Muro di Berlino e dal successivo crollo del comunismo nell'Europa dell'Est
I regimi comunisti caddero come castelli di carte con velocità inaspettata, in un'atmosfera piena di euforia e di grande aspettative.
Il nome la "Rivoluzione di velluto" fa riferimento al modo pacifico della trasformazione politica avvenuta in Cecoslovacchia tra novembre e dicembre 1989.
In quei giorni pieni di discussioni frenetiche nelle piazze, nei teatri, nelle scuole, nelle fabbriche si voleva prima di tutto riannodare il filo rotto del processo democratico della "Primavera di Praga".
Si riaccesero dibattiti su temi, tabù, e spazi e uomini volutamente dimenticati dalla storia.
-
Ivan Medek, Tutto bene, grazie. Dalla Cecoslovacchia di Masaryk alla rivoluzione di velluto e la nuova Repubblica Ceca, Milano, Medusa, 2010
-
Václav Havel, Interrogatorio a distanza, conversazione con Karel Hvíždala, Milano, Garzanti, 1990
-
Václav Havel, Un uomo al Castello, Treviso, Santi Quaranta, 2007
-
La Primavera di Praga -
Francesco Leoncini, Dubček. Il socialismo della speranza. Immagini della primavera cecoslovacca, con un testo di Günter Grass, con contributi di Valentina Fava e Guido Gambetta, Roma, Gangemi, 2018
-
Primavera di Praga, risveglio europeo, a cura di Francesco Caccamo, Pavel Helan e Massimo Tria, Firenze, Firenze University Press, 2011
-
Enzo Bettiza, La primavera di Praga. 1968: la rivoluzione dimenticata, Milano, Mondadori, 2008
-
Demetrio Volcic, 1968. L'autunno di Praga, Palermo, Sellerio, 2008 IEI0287885