Un mare di tristezza Anna Iudica, Chiara Vignocchi e Silvia Borando, Minibombo, 2016 dai 2 anni
Un pesce si sente triste e va a fare una nuotata per tirarsi su di morale. Incontra una medusa, delle sardine, un nasello e altri pesci tutti diversi ma tutti tristi. Lo stato d’animo di ognuno viene descritto con una vasta gamma di sinonimi: triste, sconsolato, mesto, affranto, abbattuto. Solo nell\'ultima pagina la tartaruga, a testa in giù, ci svela il malinteso.
Sulle pagine di sinistra troviamo sempre il pesce protagonista, a destra invece si avvicendano tutti quelli che lui incontra. La sequenza narrativa ripetitiva e le illustrazioni essenziali rendono l’albo illustrato di facile comprensione per i piccoli e la cura lessicale la rende un’esperienza di lettura ricca.
Questo libro, secondo noi, è uno di quelli che riesce a far diventare lettori. Realizza, adattandolo ai piccoli, un meccanismo narrativo che i bambini sperimentano inconsapevolmente e che riconosceranno anche quando, da grandi, leggeranno storie più complesse: come in un giallo, ogni pagina porta a chiedersi “perché?” e a voler andare avanti. E quando tutto sembra chiaro ecco che l’autore sorprende il lettore facendogli realizzare che nulla nella storia era come credeva.
La sorpresa finale, con la scoperta dell’equivoco, invita i bambini a tornare indietro e sfogliare di nuovo tutte le pagine. Proprio come noi adulti a volte ci troviamo a fare una volta chiusa l’ultima pagina di un romanzo dal finale a sorpresa.