Come? Cosa? Fabian Negrin, Orecchio Acerbo, 2016 dai 3 anni

All\'inizio del libro una donna in piedi su un pontile chiede a un marinaio cosa vuole mangiare per cena. Prendendo il largo l\'uomo risponde: purè di patate! Ma il vento distorce le parole e la donna dice una cosa un po’ diversa quando chiede al figlio di portarle il necessario per cucinare. Il vento sbuffa e il bambino capisce un’altra cosa ancora, la va a cercare, ma pagina dopo pagina i malintesi continuano e il vento soffia sempre più forte... cosa troverà il marinaio per cena? Quest\'albo ha molti pregi. La struttura chiara e ripetitiva, il testo breve in rima e il gioco degli equivoci linguistici divertono e catturano fin da subito il lettore che non può fare a meno di girare pagina per scoprire cosa succede in quella seguente, in un crescendo di fraintendimenti e folate. Il ritmo è incalzante: si ha l\'impressione di seguire un grande \"telefono senza fili\" in cui i malintesi aumentano con l\'intensità del vento che da brezza diventa uragano. Le illustrazioni seguono questa progressione creando visioni sempre più movimentate. Inizialmente vediamo solo volare vestiti e petali di fiori ma man mano la tormenta travolge tutto, nelle pagine entrano elementi surreali, l\'immagine sembra deformarsi, si capovolge, e anche il libro, grazie a un\'illusione grafica, sembra volare via. Poi, nel finale, il vento si placa e una sorpresa aspetta il lettore. E\' un albo curato in ogni aspetto che consente molteplici esplorazioni visive e linguistiche. Ha tutte le caratteristiche per dare grandi soddisfazioni ai piccoli lettori. E\' perfetto da leggere ad alta voce ma anche per la lettura a due che consentirà di prestare attenzione ai particolari delle illustrazioni e di scoprire tutti dettagli in cui si nasconde il vento, invisibile protagonista del libro.