10 indizi per un giallo perfetto

copertina di 10 indizi per un giallo perfetto

Il decalogo del giallo perfetto dal punto di vista dei lettori del genere

Per celebrare il primo decennio di vita del gruppo di lettura Il Circolo del giallo la biblioteca ha chiesto ai suoi affezionati frequentatori di mettere per iscritto gli ingredienti ideali che un buon romanzo giallo deve avere per piacere ai suoi lettori; perché, hanno obiettato, “non bastano tre morti per fare un giallo”.
In base alle loro risposte divertite e ironiche, questo è il decalogo da noi rielaborato.

  1. IL CRIMINE COME PUNTO DI PARTENZA
    Un delitto, un avvelenamento, una sparizione, un furto: l’importante è che il misfatto sia inaspettato ma allo stesso tempo credibile e apporti un elemento di riflessione o illumini un aspetto della società sconosciuto.

  2. L’INVESTIGATRICE O L’INVESTIGATORE PROTAGONISTA
    Tutti i misteri hanno bisogno di qualcuno che li risolva e ce li spieghi. Non è indispensabile che chi indaga ci piaccia, ma per noi è indispensabile che ci coinvolga mentre compie le sue scoperte. Quindi largo ai tic, alle stranezze ma sempre con coerenza e senza strafare.

  3. L’ANTAGONISTA
    L’antagonista, anche nei suoi aspetti più inquietanti, deve essere carismatico quanto il protagonista. Il movente che lo spinge al crimine deve essere facilmente comprensibile e verosimile senza esoterismi e lunghe spiegazioni scientifiche o psicoanalitiche.

  4. L’AMBIENTAZIONE COME TERZO PROTAGONISTA
    Che sia Londra, Marsiglia, Bologna o qualche anonima città di provincia, l'ambientazione, nei grandi gialli è essenziale nel caratterizzare la storia che ci viene narrata. Le strade, gli edifici, il paesaggio, il clima, il caldo o il freddo, i suoni o i sapori, la pioggia o la neve trasmettono l'ostilità di un quartiere, la pace di una casa. La descrizione del contesto, anche sociale, serve per arricchire il romanzo di suggestioni, deve essere veritiera e accurata ma non pedante, altrimenti la lettura diventa noiosa.

  5. L’IMPORTANZA DEI PERSONAGGI SECONDARI
    Anche i comprimari sono indispensabili sia per ampliare la platea dei personaggi in cui riconoscerci, sia per arricchire la personalità del protagonista. Cosa sarebbe Holmes senza Watson, cosa sarebbe Montalbano senza Livia, Fazio, Catarella, Mimì e Pasquano? Mai abbandonarli a metà storia, tutte le linee narrative devono avere una conclusione, dimenticare il maggiordomo a metà libro può, in certi casi, creare una delusione o uno scompenso finale.

  6. UNA TRAMA SEMPRE PIÙ FITTA
    Più l’indagine si fa intricata, più aumenta la nostra attenzione ma l’intreccio deve seguire una logica. In una sfida agguerrita con chi conduce le indagini noi lettori chiediamo di avere tutti gli indizi per riuscire a svelare da soli l’enigma, arrivando alla soluzione del caso un attimo prima che sia rivelato il colpevole.

  7. LO STILE COME INDIZIO DELL’AUTORE
    Il linguaggio deve essere scorrevole ma non banale ed essere di piacevole  lettura. Uno stile personale, riconoscibile e tipico dell’autore crea lettori affezionati. Anche le traduzioni devono essere fedeli a quello che l’autore ha inteso scrivere così come i titoli italiani devono essere rispettosi dei titoli originali senza essere fuorvianti.

  8. LA CURA DEI DETTAGLI
    Molta attenzione deve essere prestata a tutti gli elementi della narrazione. Non sono ammissibili errori, inesattezze o sciatterie. Una Beretta 92 non può trattenere i bossoli, un'indagine ambientata in Italia non può prevedere un "procuratore distrettuale", un veleno sconosciuto non può essere utilizzato da un criminale che non abbia le conoscenze specifiche per prepararlo, e le conoscenze devono risultare evidenti dalla biografia del personaggio.

  9. IL PIACERE DELLE DIGRESSIONI
    Le sottotrame devono essere funzionali al racconto. Ad esempio la funzione di svelare qualche cosa di più  sul passato o sul carattere di un personaggio senza dare la sensazione di essere irrilevante o, peggio, meramente riempitivo. Che sia un sapore, un profumo, una ricetta, un ricordo, un intermezzo comico, da queste divagazioni e siparietti vogliamo portarci a casa qualcosa di nuovo da imparare.

  10. LA SODDISFAZIONE DELLE ASPETTATIVE
    Un buon romanzo giallo soddisfa le aspettative di chi legge. Fascette, frasi di raccomandazione di autori di grido, copertine e titoli simili ad altri romanzi di successo non servono. Mai enfatizzare con la promozione successi di vendita, noi lettori di gialli abbiamo bisogno di attenzione e rispetto  perché non apprezziamo gli indizi inutili.