Il nuovo Ospedale Maggiore
Dopo otto anni di lavori l'Ospedale Maggiore riapre in via Marco Lepido ai Prati di Caprara. La prima pietra del nuovo complesso è stata posta il 21 luglio 1955, alla presenza dell'allora Ministro dei Lavori Pubblici Giuseppe Romita.
Il progetto è dell'arch. Luigi Riguzzi, con Giovanni Molteni e Alfredo Cosentino. Il primo sarà autore a Bologna di altri edifici ospedalieri, quali il padiglione Nuove Patologie al Policlinico Sant'Orsola e il padiglione Tinozzi all'Ospedale Bellaria.
Il nuovo Maggiore sostituisce l'ospedale di via Riva Reno, eretto nel 1725 e distrutto dai bombardamenti del 1943-45.
Secondo Giuseppe Coccolini l'edificio non risponde a giusti criteri funzionali: è "carente di spazio, di servizi e di impianti tecnologici indispensabili, tanto da essere oggetto di continue aggiunte e lavori di adeguamento".
- Atlante bolognese. Dizionario alfabetico dei 60 comuni della provincia, Bologna, Poligrafici Editoriali, 1993, p. 64
- Beatrice Borghi, Rolando Dondarini, Bologna. Storia, volti e patrimoni di una comunità millenaria, Argelato, Minerva, 2011, p. 172
- Luigi Bortolotti, Il suburbio di Bologna. Il comune di Bologna fuori le mura nella storia e nell'arte, Bologna, La grafica emiliana, stampa 1972, pp. 143-144
- Walter Breveglieri, Mi ricordo Bologna, 1945-1970, a cura di Marco Poli, Bologna, Minerva, 2016, p. 236 (foto)
- Giuseppe Coccolini, L'arte muraria italiana. I costruttori gli ingegneri e gli architetti, Bologna, Re Enzo, 2002, p. 158
- Tiziano Costa, Bologna prima e dopo il '68 ... ricordi di una vita, Bologna, Costa, 2018, p. 104
- Renzo Giacomelli, Il cuore di Bologna, Bologna, Tamari, 1968, pp. 70-73
- Un impegno non solo di facciata. La ristrutturazione dell'Ospedale Maggiore, Bologna, Azienda U.S.L. Citta di Bologna, 2001
- Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, Il percento per l'arte in Emilia-Romagna. La Legge del 29 luglio 1949 n. 717. Applicazioni ed evoluzioni del 2% sul territorio, a cura di Claudia Collina, Bologna, Compositori, 2009, pp. 163-164 (foto delle sculture di C. Ronchi e S. Cherchi)
- Mario Maragi, I sette secoli dell'Ospedale Maggiore. Quando la fede e la scienza si accompagnano, in "La fameja bulgneisa. Nutiziari mensil", 6 (1960), pp. 3
- Mauro Moruzzi, Franco De Felice, La casa di Dedalo. Nel labirinto della sanità bolognese. Storie, fatti, informazioni, Ozzano Emilia, Union Cards, 1995, p. 27 (la fonte indica come anno di inaugurazione il 1961)
- Piero Orlandi, Architettura ospedaliera del secondo Novecento: uno spazio da esplorare, in: Le arti della salute: il patrimonio culturale e scientifico della sanità pubblica in Emilia-Romagna, a cura di Graziano Campanini, Micaela Guarino, Gabriella Lippi, Milano, Skira, 2005, p. 141
- Orlando Pezzoli, Fuori porta, prima del ponte: Santa Viola, Bologna, Comitato ricerca storica e sociale su Santa Viola, 1976
- Angelo Rambaldi, Gli ospedali nella storia di Bologna: l'ospedale Maggiore, in: id., San Michele in Bosco. Un monastero nella storia d'Italia. Dagli Olivetani all'Istituto Ortopedico Rizzoli, Bologna, IOR, p2000, pp. 187-190
- Regesto degli architetti bolognesi membri effettivi o corrispondenti dell'Accademia Clementina, a cura di Luigi Vignali, Alfredo Leorati, Casalecchio di Reno, Grafis, 1995 (L. Riguzzi)
- Vittorio Sabena, La nuova sede dell'Ospedale Maggiore, in Sette secoli di vita ospitaliera in Bologna, Bologna, L. Cappelli, 1960, pp. 431-437 (foto e planimetrie)
- Storia della sanità moderna a Bologna. Dalle Congregazioni di carità alle Aziende USL, Bologna, Provincia di Bologna. Assessorato alla Sanità, 2010, p. 128
- Walter Breveglieri, a cura di Gilberto Veronesi, associazioni FOTOviva e U.F.O. Unione Fotografi Organizzati, Bologna, Minerva, 2008, (foto) pp. 182-183