Votata a Reggio Emilia la Repubblica Cispadana

27 dicembre 1796, 00:01

Durante una seduta notturna, tra il 27 e il 28 dicembre, i 110 deputati riuniti nel secondo congresso delle quattro città confederate di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio deliberano l'istituzione della Repubblica Cispadana “una e indivisibile”.

Essa nasce come tentativo di “sopire secolari ostilità e spiriti autonomisti in una prima superficiale fusione di interssi e aspirazioni” (Natali).

Sono superate le riserve dei bolognesi, che non vedevano di buon occhio la formazione di uno stato unitario nella pianura Padana a sud del Po.

Viene creato un governo provvisorio, mentre una giunta di otto membri è incaricata di preparare la nuova costituzione. E' respinta la proposta di alcuni senatori di estendere, almeno provvisoriamente la costituzione votata a Bologna alla confederazione cispadana.

Approfondimenti
  • Luigi Aureli, Annali della città di Bologna dall'anno 1797 ai nostri giorni, compilati dal dottor L.A., Bologna, pe' tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1849, p. 9
  • Aldo Berselli, Da Napoleone alla Grande Guerra, in: Storia di Bologna, direttore Renato Zangheri, vol. 4., tomo 1., Bologna, Bononia University Press, 2010, p. 14
  • Giuseppe Brini, Artigiani a Bologna. Cenni di storia e attualità, Bologna, Tamari, 1978, p. 61
  • Giulio Cavazza, Bologna dall'età napoleonica al primo Novecento, in: Storia di Bologna, a cura di Antonio Ferri, Giancarlo Roversi, Bologna, Bononia University Press, 2005, p. 262
  • Colorare la patria: tricolore e formazione della coscienza nazionale, 1797-1914, a cura di Mirtide Gavelli, Otello Sangiorgi, Fiorenza Tarozzi, Firenze, Vallecchi, 1996, p. 37
  • Dal Santerno al Panaro. Bologna e i comuni della provincia nella storia, nell'arte e nella tradizione, a cura e coordinamento di Cesare Bianchi, Bologna, Proposta, 1987, vol. 1: Da Bologna a Modena, p. 62
  • Clemente Fedele, Francesco Mainoldi, Bologna e le sue poste, Bologna, F. Mainoldi, 1980, p. 177
  • Giuseppe Guidicini, Diario bolognese. Dall'anno 1796 al 1818, Bologna, Forni, 1976, vol. 1., p. 61
  • Libertà cara sei troppo amabile. Musica e teatro a Bologna dall'antico al nuovo regime, 1796-1805, a cura di Marina Calore, Bologna, Lo scarabeo, 1996, p. 6
  • Giovanni Natali, Bologna e le Legazioni Pontificie durante il periodo Napoleonico, in: Il 1859-'60 a Bologna, Bologna, Calderini, 1961, p. 10

  • Carlo Pancera, Primi intenti di una pedagogia popolare nella Bologna repubblicana e cispadana, in: I "Giacobini" nelle legazioni. Gli anni napoleonici a Bologna e Ravenna, atti (ecc.), a cura di Angelo Varni, Bologna, Costa, 1996, vol. 2., p. 287
  • Marco Poli, Accadde a Bologna. La città nelle sue date, Bologna, Costa, 2005, p. 176
  • La prima fase del dominio francese a Bologna (1796-1805): storia economica, archivistica, monetazione, riforma postale, atti del Convegno di numismatica e storia postale, a cura di Michele Chimienti, Bologna, CREDIBO, 2003, p. 36
  • Gida Rossi, Bologna nella storia nell'arte e nel costume, Sala Bolognese, Forni, 1980, p. 487
  • Angelo Varni, Bologna napoleonica. Potere e società dalla Repubblica Cisalpina al Regno d'Italia, 1800-1806, Bologna, M. Boni, 1973, p. XI
  • Angelo Varni, L'Emilia Romagna nell'Italia napoleonica, in: Storia della Emilia Romagna, a cura di Aldo Berselli, Imola, University Press Bologna, 1980, vol. 3., p. 27