“Vita Nova”, mensile dell’Università fascista

15 marzo 1925, 00:00

Esce il periodico mensile “Vita Nova”, diretto da Giuseppe Saitta (1881-1965), filosofo idealista e allievo di Giuseppe Gentile.

È espressione di un gruppo di intellettuali fascisti, soprattutto ex liberali, quali Giuseppe Albini, Giuseppe Lipparini, Dante Manetti.

Pubblica, inoltre, gli atti dell’Università fascista bolognese, fondata all’inizio dell’anno da Leandro Arpinati sul modello delle vecchie università popolari. La rivista e l’Università hanno sede presso la Casa del Fascio di Palazzo Fava.

“Vita Nova” non avrà in sostanza un grande peso sulla vita culturale della città e crollerà assieme al suo promotore Arpinati.

Approfondimenti
  • Gabriele Bonazzi, Bologna nella storia, Bologna, Pendragon, 2011, vol. II, Dall’Unità d’Italia agli anni Duemila, p. 120
  • L’Emilia Romagna nella guerra di liberazione, a cura di Lino Marini, Ignazio Masulli, Bari, De Donato, 1975, vol. 4., Crisi della cultura e dialettica delle idee, relazione di Annamaria Andreoli ... et al., p. 33 sgg.
  • Nazario Sauro Onofri, I giornali bolognesi nel ventennio fascista, Bologna, Moderna, stampa 1972, p. 166 sgg.
  • Piero Paci, Il fascismo alla conquista dei giornali bolognesi. L’Avvenire d’Italia, il Resto del Carlino, i periodici, in: “La Torre della Magione”, 2 (2007), pp. 2-6
  • Rossano Pancaldi, L’Università Fascista di Bologna e Giovanni Gentile. Una conferenza inedita del 1930, in: “Giornale critico della filosofia italiana”, 91 (2012), pp. 82-124
  • Vita nova. Pubblicazione quindicinale illustrata dell’Universita fascista di Bologna, Bologna, Casa del fascio, 1925-1933 (fonte primaria)