Vincenzo Gioberti socio dell'Accademia delle Scienze

20 giugno 1848, 00:03

Il 20 giugno Vincenzo Gioberti (1801-1852) è nominato Accademico delle Scienze in una solenne adunanza pubblica alla quale partecipano le autorità cittadine e il Legato Amat. L'Accademia sale in questo giorno alla ribalta della storia italiana.

Alla sera, “accolto da fervidissime dimostrazioni di consenso e di plauso” (Natali), il filosofo torinese tiene un discorso al Circolo Felsineo sul rapporto e il possibile accordo tra democrazia e principato, tra laicato e clero.

Il suo progetto neoguelfo, che vede Pio IX regnante sull'Italia unita, entusiasma a Bologna sia gli ambienti cattolici meno conservatori, che quelli liberali moderati. Antonio Montanari e Vincenzo Ferranti (1811-1896) ne sono “divulgatori fervidi e fedeli”.

Per il giovane Marco Minghetti, trascinato all'impegno pubblico dal Primato giobertiano, Gioberti ha aperto un nuovo periodo della storia politica italiana, indicando "una meta meno ardua", raggiungibile con "mezzi chiari, pratici e soprattutto onesti".

All'uscita dall'Università, alcuni ammiratori staccano i cavalli dalla carrozza di Gioberti e la trascinano a braccia fino al palazzo del Legato, preceduta da un drappello di guardie civiche.

Alla sera il "sommo filosofo" è ricevuto al Circolo Felsineo, gremito di soci e di forestieri distinti. I vari discorsi in suo onore da parte del prof. Filippo Martinelli, di Rodolfo Audinot e Carlo Rusconi, sono in seguito dati alle stampe.

Il 21 giugno Gioberti è accolto con grande pompa all'Archiginnasio dalle autorità municipali e proclamato cittadino onorario di Bologna davanti al cardinale Oppizzoni.

Approfondimenti
  • Bologna nell'Ottocento, a cura di Giancarlo Roversi, Roma, Editalia, 1992, pp. 43-44
  • Enrico Bottrigari, Cronaca di Bologna, a cura di Aldo Berselli, Bologna, Zanichelli, 1960-1962, v. 1., pp. 377-380
  • Umberto Marcelli, Le vicende politiche, in: Negli anni della Restaurazione, a cura di Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Museo del Risorgimento, 2000, pp. 20-21
  • Umberto Marcelli, Le vicende politiche dalla Restaurazione alle annessioni, in: Storia della Emilia Romagna, a cura di Aldo Berselli, Imola, University Press Bologna, 1980, vol. 3., p. 84
  • Giovanni Natali, Bologna e le Legazioni nella rivoluzione del 1848, in: Il 1859-'60 a Bologna, Bologna, Calderini, 1961, p. 38
  • Giovanni Natali, I circoli politici bolognesi nel 1848-49, in: "Rassegna storica del Risorgimento", (1938), p. 185
  • Gida Rossi, Bologna nella storia nell'arte e nel costume, Sala Bolognese, Forni, 1980, pp. 579-582
  • Angelo Varni, Gli anni difficili della Restaurazione, in: Storia illustrata di Bologna, a cura di Walter Tega, Milano, Nuova ed. AIEP, 1989, vol. 2., pp. 378-379
  • Massimo Zini, Tre secoli di scienza. Lineamenti della storia dell'Accademia delle Scienze dell'Istituto di Bologna attraverso gli studi e le vicende dei suoi membri più celebri, Bologna, Bononia University Press, 2011, p. 49