Si pranzava nel prato
davanti alla sterminata pianura,
con Bologna sotto gli occhi
e la pace nel cuore(G. Carducci)
Sulle colline a circa tre chilometri dal centro, in località Gaibola, c'era la villa il Tiglio, abitata nei mesi estivi da Olindo Guerrini e dalla sua famiglia. Aveva un bel portico davanti, che le dava “un aspetto serio, quasi solenne”.
Un tempo apparteneva ai frati di Ronzano e vi fu spesso ospite Napoleone III quando abitava a Bologna con i fratelli. I cortili interni con il pozzo al centro tradivano la sua antica funzione.
Qui il poeta raccolse e conservò una consistente biblioteca, comprendente testi classici e anche circa 250 ricettari di varia provenienza, raccolti durante i suoi viaggi in bicicletta.
Vi ricevette molte volte l'amico Giosuè Carducci e la citò anche in un celebre ricordo, che dà di lui e della sua vita una immagine un pò diversa - più tranquilla e posata - da quella trasmessa dalle sue opere, spesso polemiche e licenziose:
Così vissi una vita studiosa tra la Biblioteca e la casa, badando all’educazione dei figli, che mi paiono riusciti bene, e distraendomi con lunghe gite in bicicletta, lavoretti di fotografia e cure di una mia villa a Gaibola.
Umberto Beseghi, Castelli e ville bolognesi, Bologna, Tamari, 1957, pp. 212-214
Tiziano Costa, Olindo Guerrini e il suo tempo, alias Lorenzo Stecchetti, Bologna, Costa, 2016
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