Villa Gina

@ Ex Casa della salute Villa Flora, o Villa Gina
dal 1 gen al 31 dic 1900

Attilio Muggia (1859-1936) progetta a Borgo Panigale Villa Gina (o Villa Flora). Si tratta del primo edificio civile nel bolognese dotato di strutture in calcestruzzo armato, oltre che di numerose soluzioni tecniche moderne.

L'impianto piuttosto rigido è compensato da una decorazione varia, in cui ad “elementi dell'abituale formulario floreale” del liberty si alternano richiami all'antico Egitto. Gli interni sono opera del pittore Antonio Mosca (1870-1951).

Il committente della villa è il conte Cosimo Pennazzi, avvocato e direttore della Società Coloniale Cementi di Alessandria d'Egitto, che l'ha dedicata alla moglie.

Dopo il ritorno di Pennazzi in Africa, la proprietà passerà di mano diverse volte. Nel tempo l'edificio ospiterà un asilo e una casa di cura, mentre durante la seconda guerra mondiale servirà all'Aeronautica militare.

Nel 1983 il regista Pupi Avati girerà nella villa ormai in rovina uno dei suoi film di genere horror.

Approfondimenti
  • M. Beatrice Bettazzi, Paolo Lipparini, Attilio Muggia. Una storia per gli ingegneri, Bologna, Compositori, 2010
  • Erica Landucci, Passeggiata nel Liberty bolognese, Bologna, Persiani, 2020, pp. 105, 175-177
  • Il Liberty a Bologna e nell'Emilia Romagna. Architettura, arti applicate e grafica, pittura e scultura, retrospettiva di Roberto Franzoni, Adolfo De Carolis e Leonardo Bistolfi, prima indagine sull'art-déco, marzo-maggio 1977, Bologna, Grafis, 1977. p. 37
  • Giovanni Mochi, Giorgia Predari, La costruzione moderna a Bologna: 1875-1915. Ragione scientifica e sapere tecnico nella pratica del costruire in cemento armato, Milano, Bruno Mondadori, 2012